17/01/2016

Family day – Avvenire prende posizione a favore della piazza

Siamo stati anche noi – come il prof. Rusconi, di RossoPorpora –  favorevolmente sorpresi dalla prima pagina dell’Avvenire di ieri, 16 gennaio, a favore del Family Day.

Un invito a scendere in piazza il 30 prossimo, contro la rivoluzione antropologica in atto, incarnata al momento nel disegno di legge Cirinnà sulle ‘unioni civili’, alias matrimonio gay.

A pagina sette, poi, il giornale dei Vescovi italiani titola: “In piazza per dare voce alle famiglie”, con sottotitolo “Il 30 gennaio manifestazione a Roma: evento aperto a tutti, sereno ma fermo”.

Ricorda Rusconi che “lo stesso ‘Avvenire’ aveva deciso di ignorare fino a un paio di giorni prima la Manif del 20 giugno scorso sempre a piazza San Giovanni, riferendone poi il 21 con malcelata stizza, dandole uno spazio molto inferiore a quello degli altri quotidiani italiani”.

E non può fare a meno di ricordare anche le ultime esternazioni del segretario della CEI, Mons. Galantino, che confermavano “la stizza galantiniana verso una probabile nuova Manif , espressa con algide annotazioni su eventuali vescovi partecipanti e l’equiparazione della testimonianza dei manifestanti di San Giovanni all’agitarsi dei fautori della nota lobby.”

poltrona_family-day_politici_politicaSi chiede Rusconi:”Che, qual novello Saulo, il segretario generale della Cei si sia convertito alla Manif  sulla via di San Giovanni? Onestamente sembra poco probabile. O forse il cardinale presidente è intervenuto presso Avvenire per richiedere un cambiamento di rotta? Forse che il cardinal Angelo Bagnasco – uomo quanto mai alieno dalla pubblicizzazione delle polemiche interne – non è più riuscito a trattenere il fastidio per la deriva galantiniana di ‘Avvenire’ in materia di unioni civili, sollecitato in tal senso anche dalle numerose e indignate proteste dentro e fuori la Cei?”

La domanda è retorica, secondo Rusconi. A noi interessa relativamente la risposta. Non siamo vaticanisti e non ci immischiamo più di tanto delle questioni relative alla Chiesa. A qualcuno dei nostri lettori potrebbe interessare approfondire l’analisi di RossoPorpora. A noi, invece, quello che ci è piaciuto è stato il finale del pezzo che abbiamo letto: “In piazza San Giovanni ci andranno tutti quelli che vogliono riaffermare il ‘sì’ alla famiglia e gridare un forte e chiaro ‘no’ al disegno di legge Cirinnà, chiedendo che venga affossato, senza se e senza ma. Tutti, indipendentemente dalla fede (anche gli atei) e dal colore politico: però tutti in pieno accordo sul ‘sì’ e sul ‘no’. Senza se e senza ma. Niente piccolo cabotaggio politico, ma ‘duc in altum’...”.

Redazione

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