Trama: un padre abbandona la famiglia per andare a vivere con il compagno, il tutto condito da scene esplicite di masturbazione tra giovanissimi.
Proprio il genere di film che vorremmo far vedere ai nostri figli a scuola: questo è quanto accaduto a Treviso in cui i docenti hanno mostrato agli alunni delle scuole medie questo filmato senza alcuna introduzione né filtro.
Ma soprattutto senza mettere al corrente i genitori di quanto sarebbe stato propinato ai ragazzini molti dei quali sono rimasti sconvolti e turbati. Alcuni addirittura sono stati male.
Così 120 genitori hanno scritto una lettera al sindaco Giovanni Manildo lamentando quanto accaduto durante l’orario scolastico.
Il Sindaco ha girato prontamente la patata bollente all’Assessore competente, Anna Caterina Cabino, che ha risposto dando la propria solidarietà ai docenti e difendendo la bontà dell’iniziativa intrapresa nel capitolo dell’educazione affettiva.
Del resto, cosa ci si potrebbe aspettare? Treviso ha aderito alla rete Ready (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere) e, quindi, promuovere momenti analoghi corrisponde appieno alla dichiarazioni d’intenti ed alle modalità d’approccio usualmente adottate.
Redazione