25/07/2014

Le Sentinelle in Piedi dividono anche il clero

La battaglia per la Vita, la famiglia, contro la deriva gender e tutto ciò che si dimostra propedeutico ad essa non deve essere irregimentata e resa faziosa: le squadre in campo sono eterogenee sia per pensiero politico che posizione religiosa. Quanto accaduto a Reggio Emilia ne è la dimostrazione.

Ringraziamo per la disponibilità concessa e per il coraggio giornalistico dimostrato da Andrea Zambrano, caporedattore del quotidiano “Prima Pagina Reggio Emilia” di cui invitiamo a seguire i contenuti.

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La visita di Adinolfi non mette in crisi  solo la Sinistra, ma anche il mondo cattolico. Manifestanti contro il Ddl Scalfarotto delusi dallo scarso sostegno dei sacerdoti diocesani.
A Ferrara invece il vescovo Negri gioca controcorrente
A Settembre arriva a Reggio la mozione sui registri delle nozze omo all’estero.

L’unico a fare capolino è stato don Pietro Adani, parroco di Ospizio e San Maurizio. Don Carlo Castellini di Rio Saliceto e don Fernando Borciani di Sant’Ilario avevano già dato il loro appoggio pubblico nel volantino. Per tutti gli altri sacerdoti della Diocesi contattati dalle Sentinelle in piedi il doppio appuntamento di sabato (presentazione del libro di Mario Adinolfi “Voglio la mamma” e successiva manifestazione in Piazza Martiri) non c’è stato neanche bisogno di giustificare il proprio disinteresse. «C’è anche qualche prete che si è addirittura detto favorevole al Ddl Scalfarotto», confida sommessamente un giovane attivista delle Sentinelle. Deluso, certo, ma consapevole che in questa battaglia è più facile trovare al proprio fianco persone non credenti piuttosto che i propri pastori. Il caso omofobia non divide soltanto la Sinistra, come Prima Pagina ha mostrato ieri dopo il diverbio tra i consiglieri Pd Dario De Lucia e Daniele Marchi. Ma coinvolge anche la Chiesa reggiana alle prese con un movimento che, seppure alla terza uscita pubblica, ha dimostrato di saper tenere la piazza. E quindi di interrogare non solo i vertici ecclesiastici, ma anche numerosi parroci.

Il sostegno dato alle Sentinelle è arrivato prevalentemente dai circoli culturali provinciali e da alcune associazioni laicali, la maggior parte cattoliche. Ma il sostegno del clero è mancato quasi del tutto, salvo le eccezioni prima descritte.

Ed è in questo spazio di disinteresse che si spiega quell’appello di Adinolfi che, del mondo cattolico, ha detto che deve essere risvegliato, soprattutto il clero. Segno che la battaglia sull’omofobia e sui valori della vita non è né di Sinistra né di Destra e non è nemmeno terreno di scontro tra atei e cattolici. La battaglia su omofobia, gender, nozze gay, eutanasia, family strategy e life opinion si gioca su un campo dove sono contrapposte due visioni dell’uomo. Ma il mondo cattolico risponde con chi ritiene che questa sia una sfida decisiva per l’umanità con ricadute economiche e sociali, oppure sia una delle tante variabili politiche destinate a passare col tempo. E pertanto pazienza se qualcuno auspica dai social di tirare bombe sulle Sentinelle in piazza Martiri. Sembra quasi che quelle bombe virtuali vengano sganciate proprio da parroci riottosi a confrontarsi con la realtà...

Andrea Zambrano

Fonte: La Nuova Prima Pagina

 

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