20/06/2014

Facebook ha censurato anche Mario Adinolfi. Mamma e Papà fuorilegge?

Mario Adinolfi con intelligenza e testardaggine ha voluto affrontare le problematiche relative all’asservimento della nostra società ai dogmi GLBTQ. E con molto coraggio perché, come sappiamo, il sistema non accetta supinamente chi lo pone in contraddizione, soprattutto se il reo veniva considerato facente parte delle truppe in sua difesa.

Adinolfi, da sinistra, ha scientemente cercato di scardinare l’impostazione gender –con tutte le conseguenze che sappiamo- con una semplice motivazione: vuole essere dalla parte del più debole, il bambino. Sempre e comunque: a prescindere dagli ordini di scuderia o Partito che sia.

Così in pochi mesi è divenuto il bersaglio prediletto di tutti: dai sepolcri imbiancati al militante omosessuale. Lo sport nazionale “daje all’omofobo” ha un calendario ambizioso ed impegnativo composto da eventi quotidiani, in tivvù, radio, sui giornali e soprattutto sul web.

L’ultima in ordine di tempo risale a ieri sera. Mario Adinolfi era ospite del programma radiofonico la Zanzara e si stava confrontando con il sempre amabile Vladimir Luxuria il quale ha, tra i mille insulti, accusato l’ex Deputato piddino di aver scritto Voglio la Mamma per trovarsi un lavoro che, “detto da lui, che con il lavoro di travestito c’ha campato in vari modi fino al Parlamento, l’Isola dei Famosi e il Grande Fratello”, chiosa Adinolfi…

Ebbene, durante il programma è arrivata la notizia che Facebook ha cancellato il profilo di Mario Adinolfi e di Voglio la Mamma. Così, di punto in bianco.

Il web era (ed è) l’unico spazio più o meno agibile per questa battaglia in quanto il libro è stato oggetto di ostracismo sia nei programmi televisivi che nelle librerie, costringendo i cittadini interessati a recarsi sul web e richiederne la consegna a domicilio. Nemmeno stessimo parlando di materiale scottante: a domicilio come i prodotti erotici che ti vendono in televisione.

Dopo la censura di facebook si sono rincorsi i segni di giubilo: “leggere anche colleghi blogger, giornalisti o scrittori liberali esultare per la chiusura del mio piccolo spazio sul web di libera espressione mi ha fatto capire che forse tutta questa fatica è graffiare il muro con le unghie.” Prosegue Adinolfi: “Ho subito sgarbi anche da persone che consideravo amiche, che da me hanno ricevuto molto, adesso sono un po’ stanco. Che vi devo dire, avete ragione voi. Continuate così, tappando la bocca a chi la pensa diversamente da voi sulla famiglia, sulle ragioni del nascere, dell’amare, del morire, otterrete il risultato che vi state prefiggendo: dimostrare che due più due non fa quattro.”

“Io stacco, almeno per un po’. VLM e io stesso non meritavamo tutto quelle che siamo stati e siamo costretti quotidianamente a subire. Adesso togliamo il disturbo, troverete sicuramente qualcun altro da offendere, odiare, minacciare, censurare, mettere a tacere.”

Esprimiamo la nostra vicinanza alla persona di Mario Adinoldi, molta riconoscenza per la sua intelligenza e tanta ammirazione per il suo coraggio. Se umanamente la strada è dura, sei sulla buona via. Ma qualcuno te la farà pagare per questo.

Redazione

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