02/10/2014

Matrimonio gay – Alfano dà ragione a GpV e ProVita

Ufficiale stop del Ministro degli Interni alla trascrizione del matrimonio gay nelle anagrafi italiane.

Più che chiare solo le dichiarazioni rilasciate oggi da Angelino Alfano che ha voluto così anticipare la circolare ufficiale del Ministero.

“Nessuna azione, nessuna attività, nessuna decisione, nessuna direttiva dei sindaci, in materia di stato civile, può prescindere dal quadro normativo vigente nel nostro Paese. Pertanto, il prefetto di Bologna ha eseguito correttamente la sua funzione e cioè il compito di garantire che l’operato del sindaco fosse in linea con le norme attuali.”

Alfano dà quindi ragione a ProVita e Giuristi per la Vita che, con un loro esposto, hanno sollevato il caso relativo al Comune di Empoli.

Siamo reduci da un’estate foriera di iniziative in tal senso: diversi comuni -Roma, Napoli, Bologna ed Udine, solo per fare alcuni esempi- hanno disposto la possibilità di iscrivere presso i registri delle proprie anagrafi anche il matrimonio gay celebrato all’estero, in totale dissonanza con l’impianto normativo italiano.

Alla notizia, il Sindaco di Bologna Merola ha dichiarato:

“Anche ieri ho registrato un matrimonio contratto all’estero e continuo ad applicare il diritto europeo. Vedo che ci si continua a disinteressare delle persone in carne ed ossa sulla base di una logica burocratica fatta di circolari. Io vado avanti serenamente.”

Certamente non sarà l’unico Primo Cittadino a volersi distinguere per il proprio impianto ideologico, ma a giorni si aspetta l’invio di una circolare ministeriale che chiarirà in modo definitivo la questione.

Apprendiamo, quindi, con estrema soddisfazione la decisione del Ministro degli Interni di scendere formalmente in campo per bloccare i Sindaci che sono pronti ad eludere la legge italiana per genuflettersi davanti alle proprie convinzioni ideologiche o di partito.

Redazione

 

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