24/05/2015

Matrimonio gay: “celebration” della violazione dei diritti dei bambini

Il “Celebration Day” è stato il giorno in cui si è festeggiato il matrimonio gay, a Roma.

Grande festa in Campidoglio, giovedì 21 maggio, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del registro delle unioni civili, approvato lo scorso 28 gennaio dall’Assemblea capitolina guidata da Ignazio Marino, il quale, per sottolineare l’importanza e la storicità dell’obiettivo raggiunto, ha battezzato l’evento, “Celebration Day”.

Per poter essere iscritti al nuovo registro capitolino, non è rilevante il sesso, l’unica cosa che conta è essere maggiorenni, conviventi, e non far già parte di altre forme di convivenza o essere sposati.

Bludental

All’evento, organizzato in pompa magna nella prestigiosa sala della Protomoteca e celebrato dall’assessore capitolino, Alessandra Cattoi e da altri consiglieri comunali, hanno preso parte 17 coppie, volutamente rappresentative del variegato campionario di famiglie odierno: quattro coppie di donne lesbiche, sette di uomini gay e sei di persone eterosessuali.

La prima unione iscritta nel registro delle unioni civili, tra gli applausi scroscianti del pubblico, è stata quella tra gli attori Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, con la “benedizione” della consigliera comunale, nonché storica attivista per i diritti LGBT, Imma Battaglia (Sel) che, prima di pronunciare la fatidica formula di rito, ha ringraziato la coppia, indicandoli come: «i numeri uno, pionieri delle nostre battaglie dell’uguaglianza». La Andreozzi ha sottolineato l’importanza di veder riconosciuti i cosiddetti “diritti sentimentali”, affermando: “Oggi qui vedo tante coppie felici perché vedono riconosciuti diritti sentimentali. Le persone felici sono socialmente utili, rendono migliore l’ambiente in cui vivono. Quanto a me, sono emozionatissima… non pensavo che mi avrebbe fatto quest’effetto”.

La madrina della giornata, l’assessore Cattoi, in rappresentanza del Sindaco Marino, impossibilitato a partecipare all’evento, per altri importanti impegni istituzionali, dopo aver evidenziato la portata storica della giornata, ha auspicato una prossima analoga legge a livello nazionale, dichiarando: «Questa giornata rappresenta motivo di felicità e di orgoglio per una città che da anni vuole essere capitale dei diritti. Servono degli atti simbolici ma importantissimi affinché il cammino dell’uguaglianza delle persone non si fermi ma vada avanti passo dopo passo.

Questo è un momento importante Roma, ma altre città lo hanno già fatto e tante più saranno ad avere il registro delle unioni civili tanto più forti saremo nel portare avanti l’idea che serve una legge in Italia per le unioni civili».

Con il “Celebration Day” il sindaco di Roma Ignazio Marino compie un ulteriore e sciagurato passo nel suo processo di distruzione della famiglia e omosessualizzazione della società. Il registro delle unioni civili appena inaugurato rappresenta infatti un chiaro ed ideologico atto politico, anticamera del matrimonio omosessuale, volto unicamente a normalizzare qualsiasi tipologia di amore e famiglia. Le vittime incolpevoli di tali scellerate politiche saranno i figli di tali coppie ai quali, paradossalmente, coloro che si ergono a paladini di ogni diritto, negheranno il più logico ed elementare dei diritti: quello di crescere in una famiglia normale formata da una mamma e un papà.

 Rodolfo de Mattei

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