28/10/2014

Nozze gay e Napolitano – Il Capo dello Stato non dovrebbe tutelare la legalità?

Nelle fonti del diritto viene inaugurata la regola del “secondo me”: secondo me questo si può fare, secondo me questo non è legittimo. Secondo me questa legge non è da considerarsi vincolante.

Dopo settimane di discussione sulla trascrizione delle nozze gay possiamo trarre questa conclusione: ciascuno fa quello che più gli aggrada. Senza grossi problemi.

Se tutti i cittadini sono chiamati a rispettare le leggi, ovviamente tale obbligo civile dovrebbe esser richiesto anche ai Sindaci, ma, evidentemente, così non è.

Secondo Enzo Pennetta su Libertà e PersonaCostituzione e legalità sono sempre stati due punti fermi dell’azione di Napolitano, ma ora qualcosa deve essersi inceppato.

Il Capo dello Stato latita e “lascia che sia”.

Così, mentre i Sindaci fanno quello che vogliono, arrogandosi il diritto di seguire la propria personale opinione in luogo della legge, Napolitano tace. Non si assiste più al tripudio di costituzionalismo ed all’apologetica del legalitarismo.

Unica condizione vigente per poter far carta straccia dell’impianto normativo italiano è assecondare il politicamente corretto.

Redazione

 

 

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