11/07/2015

Obiezione di coscienza: raccolta firme sul caso di Ancona

L’obiezione di coscienza è un diritto sempre più da difendere.

Qualche giorno fa abbiamo dato la notizia che il Comitato consultivo zonale di Medicina specialistica ambulatoriale di Ancona ha pubblicato un bando di concorso per coprire delle ore vacanti. Ebbene, per i distretti di Fabriano e Ancona, nel settore ginecologico, possono concorrere solo ed esclusivamente medici non obiettori. Una vera e propria discriminazione. 

A seguito della nostra triste scoperta, Samuele Maniscalco, di Generazione Voglio Vivere, ha lanciato una raccolta di firme per chiedere al dott. Giovanni Stroppa, direttore di Area Vasta 2 (ovvero quella della provincia di Ancona), di ripristinare la legalità e la tutela dei diritti inviolabili calpestati. Bisogna farsi sentire e far capire che c’è chi vigila e non accetta questo stato di cose.

BludentalOggi che tutti strillano per la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo, tanto da inventarsene perfino di nuovi (e i “nuovi diritti” non solo non sono inviolabili, ma non sono neanche “diritti”), nessuno si batte per la salvaguardia di quello che garantisce davvero in modo sostanziale la tutela dei diritti inviolabili: il diritto all’obiezione di coscienza. 

Insomma: il “diritto” all’aborto non è un diritto e comunque, se anche lo fosse, non sarebbe inviolabile. L’obiezione di coscienza degli operatori sanitari, invece, va salvaguardata in osservanza dell’art. 2 Cost.

Per firmare la petizione, cliccare qui.

Redazione

 

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