25/10/2014

Omofobia: il più colpevole? il Crocifisso

Il più bieco colpevole di omofobia è Cristo in Croce.

Marco Barone, sul portale Tecnica della scuola, ci informa che Davide Zotti, docente a Trieste, responsabile scuola nazionale per l’Arcigay e componente dell’Esecutivo nazionale Cobas scuola, ha scritto: “Questa mattina ( 23 ottobre 2014 ndr) sono entrato nella mia classe e ho tolto dal muro il crocifisso. E ho poi spiegato ai miei studenti perché l’ho fatto. Perché ieri per l’ennesima volta un importante esponente della gerarchia cattolica, sul Corriere della Sera, ha ribadito le posizioni omofobiche della Chiesa, affermando che l’omosessualità non è conforme alla realtà dell’essere umano“. Segue una lunga tiritera sulla scuola laica, lo Stato che supporta la Chiesa e che discrimina gli omosessuali, li tiranneggia, e quindi il suo rifiuto per questo simbolo della tirannia e dell’omofobia istituzionalizzata (che è il povero Gesù Cristo in Croce). Il Zotti, poi, rivendica il suo gesto di disobbedienza civile, pronto a subire tutte le conseguenze del caso: vorrei proprio essere informata di quali saranno le persecuzioni cui andrà incontro. Nella mia scuola con i Crocifissi hanno fatto di tutto: nessuna conseguenza né civile, né penale, anzi, c’è stato persino il “bravo” di qualche professore, anche di religione.

Ma, a parte questo, vorrei sottolineare che – secondo Zotti –  è “omofobia” dire che l’omosessualità non è conforme a natura, né alla realtà dell’essere umano. E contro l’omofobo è ammesso ogni tipo di azione e repressione: questo sta passando nelle nostre teste e nelle teste dei nostri giovani. Come quando la mia professoressa delle scuole medie insegnava che “uccidere un fascista non è reato” (e qualche anno dopo sono arrivate le “sedicenti” Brigate Rosse).

Zotti, quindi, ha diritto di sfogarsi sul Crocifisso oggi, su una Sentinella silenziosa domani, finché ancora qualcuno pensa che un rapporto sessuale tra due uomini o tra due donne non è naturale...

Povero Gesù Cristo. E’ facile prendersela con Lui: ha ricevuto schiaffi, sputi e  frustate senza fiatare.

Magari, però, bisognerà avvisare Zotti che, se anche lui lo leva, Cristo prima o poi torna e allora sarà Giudice misericordioso, sì, ma anche Rex Tremendae Maiestatis, Giustizia infinita ed eterna.

Francesca Romana Poleggi

 

 

 

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