04/10/2015

Omosessualismo e bugie: Monsignor Charamsa non è nato così

L’omosessualismo è un’ideologia che potremmo ricondurre nell’alveo di quel “gender” di cui tanto si parla. Non è la stessa cosa, ma usa gli stessi sistemi di propaganda menzogneri.

Per esempio dando per scontata, dietro una vicenda di forte impatto mediatico, la fasullissima “Born gay theory”.

Monsignor Krzysztof Charamsa ha scelto il momento giusto per fare il suo coming out di omosessuale orgoglioso e per raccontare al mondo che ha un compagno con cui convive: la vigilia dell’inizio del Sinodo speciale sulla famiglia.

Bene. Contento lui, contenti tutti, si potrebbe commentare, si dà il caso però che il Monsignore in questione facesse parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, come segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale, oltre che parte integrante del corpo docente della Pontificia Università Gregoriana.

Due cariche che anche all’osservatore superficiale e disinformato appaiono lievemente in contrasto con la sua professione di attivista gay.

Monsignor Krzysztof Charamsa critica la Chiesa per la sua “pervasiva e cieca omofobia” e sa che “dovrà lasciare il suo ministero che rappresenta tutta la sua vita”. Si pone già nelle vesti del martire in modo da fare da contraltare a Kim Davis, con la differenza che per lui non si apriranno le porte del carcere: dovrà solo lasciare la posizione all’interno di istituzioni cattoliche.

omosessualismo_Michelangelo_Cristo_giudice

Mentre è azzeccato il momento del suo coming out alla vigilia del Sinodo sulla Famiglia non altrettanto lo è il fatto che egli si appelli alla famigerata “Born Gay Theory” che si è affacciata in ambito scientifico all’inizio degli anni 90 e che è stata abbondantemente smentita.

Nel 1991 Simon LeVay nell’edizione del 30 agosto 1991 della rivista Science annunciava l’esistenza di una differenza tra la struttura ipotalamica degli eterosessuali rispetto agli omosessuali (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1887219): a suo giudizio questa differenza poteva avere un’influenza sull’orientamento sessuale delle persone. Nel 1993 Dean Hamer portava uno studio di genetica in cui annunciava, sempre su Science nell’edizione del 16 luglio 1993, che alcuni marker del cromosoma X potevano avere un’influenza sullo sviluppo dell’orientamento sessuale negli omosessuali maschi (http://www.sciencemag.org/content/261/5119/321.long) .

Purtroppo Mons. Charamsa è rimasto indietro come bibliografia ai primi anni ’90 e nessuno lo ha informato del fatto che nel frattempo sono usciti una valanga di lavori che hanno smontato pezzo a pezzo i due studi che miravano a dare copertura “scientifica” al fatto che gli omosessuali sono nati così e dunque questo è un dato identitario della persona e non un comportamento di cui ciascuno è ritenuto responsabile.

Bisogna informare anche il suddetto Monsignore che la parte lesbica del variegato mondo LGBT sostiene l’esatto contrario di quanto da lui affermato e cioè: “Biology is Not Destiny”. Ora i casi sono due: o le persone omosessuali sono nate così oppure “donne non si nasce ma lo si diventa”, bisogna che decidano di mettersi d’accordo tra di loro prima di tentare di smontare l’istituto familiare che sta in piedi dall’origine dei tempi.

E’ il caso anche di informare i teorici del progresso del fatto che le teorie a cui fanno riferimento sono, nella realtà postmoderna, solo percezioni individuali della realtà e non hard science, come la rivista “Science” ha cercato di contrabbandarci nei primi anni 90. Insomma il mondo post-moderno ha ripudiato la scienza ed ha abbracciato la propaganda. Basta solo saperlo.

La Rosa Bianca

Foto in evidenza: “Biret” di MK777 – Opera propria. Con licenza GFDL tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

Firma anche tu!

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.