07/12/2013

Reato di omo/trasfobia – golpe notturno al Senato

Golpe notturno al Senato per accelerare l’approvazione della proposta di legge Scalfarotto sul contrasto dell’omofobia e della trasfobia. Nella seduta serale del 3 dicembre della Commissione Giustizia del Senato è stata infatti inserita, a sorpresa, la discussione di questo testo intriso di cultura cosiddetta “di genere” che mira ad una sovversione dell’attuale diritto di famiglia passando però per la scorciatoia di quello penale.

Il testo che vede Scalfarotto (PD) in qualità di primo firmatario si incentra su di una modifica della legge Mancino, normativa che punisce le discriminazioni in base a razza, etnia, nazione e religione, volendo estenderla anche alle discriminazioni motivate dall’identità sessuale.

Di base, quindi, si intende concentrare l’attenzione sull’aspetto della tutela dell’eventuale vittima, purchè non eterosessuale, per poter incuneare nel nostro sistema giuridico la pericolosissima categoria del “genere” (già ampiamente utilizzata –anche qui, a piccoli passi apparentemente innocui- peraltro in ambito elettorale).

A parte che la base del diritto penale dovrebbe consistere nella “fattualità”, non nell’opinione, facile è capire le vere intenzioni dei promotori di questa proposta di legge: riconoscere egual trattamento alle coppie omo/trans rispetto alle famiglie tradizionali, con tutte le conseguenze in ordine alla capacità genitoriale.

Se non bastasse l’intuitività logica, si possono leggere le interviste rilasciate dai vari sottoscrittori o dalle piattaforme programmatiche dei movimenti GLBT che, per l’occasione, hanno organizzato a Roma per la giornata di oggi, sabato 7 dicembre, la manifestazione “Love is Right” che rivendica, testualmente:

• Una reale estensione della legge Mancino che contrasti la discriminazione omofobica SENZA SCONTI PER NESSUNO!
• Il matrimonio egualitario per le persone omosessuali
• Altri istituti che tutelino le coppie di fatto lesbiche, gay ed etero
• Riconoscimento e tutela della genitorialità omosessuale
• Il cambio dei dati anagrafici senza l’obbligo di interventi di riattribuzione dei genitali per le persone transessuali
• La riscrittura della legge 40

Lo stesso Scalfarotto alla domanda “Ma questo dibattito non allontana quello sui matrimoni gay, o sulle unioni?” posta da un giornalista di Repubblica, risponde: «Io direi che lo precede. Perché sono due cose diverse. E l’una viene logicamente prima dell’altra».

Si passa direttamente, per detta degli stessi sostenitori, dalla normativa penale per arrivare a riconosce la possibilità alle coppie GLBT di sposarsi ed avere figli, tramite adozione o la pratica dell’utero in affitto. L’estensione della legge Mancino, quindi, non è altro che uno specchietto per le allodole finalizzato ad intorpidire le acque oltre che a tentare di raccogliere un minimo di consenso attorno all’iniziativa.

Ma è di tutta evidenza che ciò non è sufficiente: per evitare ulteriori scossoni e soprattutto di risvegliare le coscienze, ci si rifugia in sedute notturne di Commissione.

Invece tali iniziative devono essere rese pubbliche e soprattutto smascherate. Anche per questo l’azione delle Sentinelle in Piedi è particolarmente importante. Ci permettiamo di riportare i prossimi appuntamenti nel nord Italia, invitando tutti a prenderne parte.

Bergamo 7 Dicembre, 15:30 – 16:30
Brescia 7 Dicembre, 16:30 – 17:30
Rovereto 8 Dicembre 15:30 – 16:30
Genova 14 Dicembre, 16:00 – 17:00
Milano 14 Dicembre, 16:00 – 17:00
Verona 22 Dicembre, 16:00 – 17:00

Conoscere per riconoscersi. Attivamente e coscientemente. Non si deve delegare il futuro delle nostre famiglie a nessuno.

 
Clicca qui per leggere la proposta di legge Scalfarotto.

Questo invece l’appuntamento delle Sentinelle in Piedi di domenica 8 dicembre a Rovereto.

 

Blu-Dental

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.