17/06/2014

Yara Gambirasio: l’assassino è un pedofilo!

Pedofilo.

Lo hanno definito in ogni modo: vicino di casa, uomo della porta a fianco, insospettabile, padre di famiglia. Mostro, killer, bestia. Ignoto 1.

Non avrebbe voluto uccidere la piccola Yara Gambirasio, è una situazione sfuggita di mano. Ma una tredicenne è morta, per le ferite, per la violenza subita, per il freddo.

Siamo di fatto però davanti ad un pedofilo, di quelli peggiori, quelli che hanno moglie e bambini a casa ma che si aggirano con il desiderio incontrollabile di violare quelli che potrebbero essere gli amichetti dei propri figli.

Tanti, tantissimi gli speciali su ogni canale. Tutti a dare la propria versione dei fatti, scomodando la banalità del male di Arendtiana memoria od a stupirsi di come quell’uomo abbia potuto vivere in questi anni con un senso di colpa così lacerante. Ma nessuno lo dice.

A prescindere, che il colpevole sia o meno l’uomo oggetto di fermo, siamo di fronte ad un pedofilo. E la cosa è così lampante da non essere presa in considerazione o volutamente non si vuole usare questa parola?

Forse siamo arrivati alla normalizzazione della pedofilia, sotto forma del diritto dei minori di vivere esperienze sessuali? Forse perché, tutto sommato, le adolescenti di oggi non sono così sacre?

Del resto, se un uomo maturo che pratica un rapporto sessuale con una bambina di 4 anni viene condannato solamente a 7 anni… cosa potremmo aspettarci?

Dobbiamo ricordarci: la pedofilia non è qualcosa di secondario per violenza o relativamente accettabile.

Redazione

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