13/12/2016

Aborto: un video (agghiacciante) mostra il “grumo di cellule”

Come al solito, in Redazione abbiamo discusso molto prima di pubblicare questo video sull’aborto.

C’è chi dice che è inguardabile e agghiacciante, c’è chi dice che a guardare si manca di rispetto per quel povero morticino.

Ha prevalso, però, chi sa che immagini come queste possono salvare delle vite. E se anche inducessero una sola donna a rinunciare al proposito di ricorrere all’aborto, la prospettiva di poter salvare una vita, anche una sola vita, vale il rischio di “scandalizzare” o turbare qualche persona particolarmente sensibile.

Dice Padre Frank Pavone, dei Priests for Life, che l’aborto si autodistrugge: più la realtà dell’aborto viene rivelata, più la gente vede la devastazione che l’aborto provoca (anche nella vita delle persone che lo praticano o lo subiscono) e tanto meno sostegno l’aborto riceve.

Inoltre, nello studio intitolato “Analisi statistica sull’efficacia delle fotografie delle vittime dell’aborto nell’attivismo pro-vita“, il Centro Canadese per la Riforma Bioetica (CCBR) ha recentemente dimostrato che la maggioranza delle persone cambia idea sul tema dell’aborto (in senso favorevole al diritto alla vita) dopo aver visto le foto dei bambini uccisi dall’operazione. In sintesi, il 90% degli intervistati ha dichiarato di aver aumentato l’avversione all’aborto ed il 30% si è detto a favore della vita, mentre il numero di chi si definiva pro-choice (cioè pro-morte) è diminuito drasticamente.

Del resto, cari Lettori, siete avvisati: chi ha stomaco delicato e cuore debole smetta qui di leggere.

Viceversa c’è qualcuno che dovrebbe proprio vederlo, il video, fino in fondo. Esso è destinato a chi sostiene  che l’aborto sia solo la rimozione di un grumo di cellule. 

Qui il “grumo di cellule” è stato concepito da 12 settimane. È un feto di 3 mesi. È un bambino che è stato aspirato via dal grembo materno tutto intero...

Chi vuol esser fautore dell’aborto deve fare i conti con questa realtà.

Redazione  


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