27/02/2015

Omofobia e reato d’opinione

L’omofobia ed il rischio di introdurre un nuovo reato d’opinione. Parla l’Avv. Carlo Taormina.

Stefano Becciolini, nel suo blog Fahrenheit 912, ci offre un’interessante intervista fatta all’Avv. Carlo Taormina, noto penalista, sulla legge contro l’omofobia.

Taormina afferma una sacrosanta verità.

Secondo l’avvocato, quando ci si trova di fronte ad atteggiamenti ingiuriosi, non rispettosi o comunque che ledono la personalità di un soggetto in particolare, non c’è dubbio che tali comportamenti debbano essere sanzionati (ed esistono già delle norme che lo prevedono: oltre al codice penale, la Legge Mancino ad esempio).

Ma nell’ambito della manifestazione del pensiero, quando si fa riferimento a considerazioni di carattere generale, a situazioni complessivamente considerate, “parlare di divieti è veramente un assurdo – dice Taormina –  […] quindi punire l’omofobia comunque sia, siamo sempre nell’ambito di una manifestazione di opinione, rientreremmo nella grande categoria dei reati di opinione dei quali pensavamo di esserci fortemente sbarazzati ed invece pare che tutto sia ancora molto vivo”.

Reati di opinione. È un concetto che fa rabbrividire, sembra tanto lontano da noi.

Ma purtroppo non è così. Se passasse il ddl Scalfarotto infatti, chiunque manifestasse pubblicamente un’opinione contraria, ad esempio, alle adozioni da parte degli omosessuali, rischierebbe persino il carcere (!). Senza contare poi che il nostro sistema giudiziario è basato sulla libertà di convincimento del Giudice, e in un tema come quello di cui stiamo parlando, la situazione è ancora più delicata, perché ovviamente vengono in rilievo una serie di situazioni di carattere emozionale, di carattere personale che potrebbero fortemente condizionare il giudizio del magistrato.

Blu-Dental

Il penalista fa un esempio molto emblematico: se il ddl Scalfarotto diventasse legge, persino la Chiesa Cattolica, apertamente contraria ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, dovrebbe essere accusata di omofobia e quindi sanzionata.

Quello che teniamo a ribadire è proprio in linea con quanto dichiarato dall’Avv. Taormina: noi condanniamo fortemente qualsiasi atto violento, ingiurioso e lesivo della persona. Ma non può essere considerato “reato” esprimere un’opinione contraria rispetto ad un certo tema, se questa non lede la sfera personale di un soggetto in particolare.

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo.

Noi non siamo contro nessuno e ovviamente non odiamo le persone omosessuali, anzi vogliamo il loro bene.

Noi siamo per la libertà di esprimere i nostri convincimenti morali – senza offendere le singole persone, ovviamente; siamo anche dalla parte dei più deboli, a cominciare dai bambini che sono nel grembo materno.

Siamo per  la libertà di poter dire che ogni bambino ha diritto ad avere una mamma ed un papà (e non viceversa), che i bambini non sono “cose” che si possono acquistare, affittando l’utero di una donna o lo sperma di un uomo.

Siamo per la libertà di poter dire che i genitori hanno il sacrosanto diritto di educare i propri figli in base ai valori in cui credono (e non lo diciamo noi, lo dice la Costituzione all’art. 30 e l’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo), e che né la scuola né altri possono prevaricarli in questo ruolo, indottrinando i bambini con porcherie come l’ideologia del gender (a maggior ragione con soldi pubblici).

Noi siamo per la libertà di poter dire la #VERITA’.

Laura Bencetti

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.