28/02/2014

L’aborto uccide le donne

Charlotte Dawson, modella e star televisiva molto famosa in Australia, si è tragicamente tolta la vita all’inizio di questo mese, dopo una lunga battaglia contro la depressione provocata da un aborto volontario avvenuto nel 1999.

A quell’epoca il marito era un campione di nuoto, Scott Miller, che in vista delle Olimpiadi del 2000 doveva concentrarsi sull’allenamento: non c’era posto per un bambino nella loro vita. Poi i figli non sono più venuti, e il matrimonio si è sfasciato. La stessa Dawson ha raccontato come l’esperienza dell’aborto sia stata un’esperienza devastante, di solitudine, da cui è scaturito il primo impatto con la depressione che l’ha perseguitata per più di 10 anni.

Pochi mesi fa  una studentessa inglese è stata trovata morta impiccata in casa sua: Charlotte Coursier nel marzo dello scorso anno, con un aborto aveva “ucciso il suo bambino”: così diceva al suo ex fidanzato, convinto che Charlotte non è mai riuscita a superare il trauma che da sé, “liberamente” si era inflitta.

Eppure gli abortisti ancora asseriscono pubblicamente e sfacciatamente che la sindrome post aborto è “un mito”...

di Francesca Romana Poleggi

Articolo ripreso da http://liveactionnews.org/tragic-australian-actress-commits-suicide-after-years-of-depression-following-abortion/
e da http://www.lifenews.com/2014/02/27/british-student-hangs-herself-after-terrible-grief-following-abortion/

Festini

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.