01/12/2013

Ancora una conferma scientifica: l’aborto provoca il cancro al seno

Chi volesse negare il “link ABC”, cioè il legame tra Aborto e Breast Cancer (cancro al seno), dovrebbe avere la stessa credibilità di chi negasse un legame tra il fumo e il cancro ai polmoni. Questo dicono i ricercatori onesti.

Peter Baklinski, su LifeSiteNews.com, ci informa, infatti, di un recente studio scientifico intitolato “Una meta-analisi dell’associazione tra l’aborto indotto e il rischio di cancro al seno tra le donne cinesi”, pubblicato nella rivista internazionale “Cause del cancro e controllo”. La ricerca è stata condotta dal team di Yubei Huang, del Dipartimento di epidemiologia e biostatistica della clinica oncologica dell’università di Tianjin. Gli studiosi sono rimasti addirittura scioccati dall’evidenza: storicamente il tasso di incidenza del cancro al seno tra le Cinesi è sempre stato bassissimo rispetto alle occidentali: i dati negli ultimi decenni si sono letteralmente capovolti: degli anni ’80, infatti, la Cina ha avviato la brutale politica del figlio unico che consiste essenzialmente in sterilizzazioni e – soprattutto – aborti forzati, in qualsiasi momento della gravidanza. I ricercatori hanno raggiunto le loro conclusioni dopo aver esaminato 36 studi. Da questi si è dedotto che con la politica del figlio unico l’incidenza dell’aborto è aumentata del 44%. Se l’aborto viene ripetuto una seconda volta, la sua incidenza sale al 76%. Un terzo aborto fa salire la percentuale all’89. Le conclusioni dei ricercatori cinesi convalidano e rafforzano quelle del dottor Joel Brind, professore di endocrinologia al Baruch College della City University di New York, il quale, già nel 1996, aveva riscontrato un aumento del rischio di cancro al seno del 30 %. Altri 2 studi che conducono alle stesse conclusioni sono stati pubblicati, la scorsa primavera sull’ Indian Journal of Community Medicine, e sul Journal of the Dhaka Medical College.

Nonostante tutto questo, ci sono ancora quelli che negano il “linkABC”. E purtroppo hanno molto più credito e risonanza mass mediatica di quelli che dicessero che il fumo non causa il cancro. Il che è assurdo, in una società che si fa paladina delle donne e del “diritto alla salute”.

Per chi volesse saperne di più sulla condizione allucinante in cui vivono le donne cinesi (alla faccia dei “diritti alla salute sessuale e riproduttiva” tanto sbandierati dalla cultura mortifera politicamente corretta), può visitare il sito www.laogai.it, oppure può leggere l’agghiacciante dossier di Harry Wu, “Strage di innocenti, la politica del figlio unico in Cina”, edito da Guerini.

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeSiteNews in lingua inglese

di Francesca Romana Poleggi

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