06/04/2018

ProVita, rimosso il manifesto: «Una violazione della libertà di espressione»

La campagna della di ProVita Onlus dava fastidio e il Comune di Roma ha ascoltato le critiche.

Dopo nemmeno tre giorni, il maxi manifesto ProVita di 7 metri per 11, affisso legalmente nella capitale, è stato brutalmente tolto. Ancora una volta, l’Amministrazione Raggi ha dimostrato di non rispettare la libertà di espressione e di pensiero (diritti garantiti dalla Costituzione) e con il pretesto di affermare che la gigantografia sarebbe una «violazione dei diritti civili», in realtà si è piegata al «politicamente corretto» e all’ideologia.

ProVita giudica gravissima la decisione di strappare un’immagine per nulla offensiva, che aveva il solo «torto» di scuotere le coscienze ricordando a Roma, all’Italia e a tutto il mondo che l’interruzione volontaria della gravidanza (Ivg) sopprime un essere vivente. Non un grumo di cellule. «Tu eri così a 11 settimane. Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito», era il messaggio della gigantografia. Un messaggio di verità.

Nessuna comunicazione è arrivata dal Comune di Roma a ProVita e la rimozione del manifesto dall’edificio (in via Gregorio VII, 58) è stata eseguita dalla società che gestisce lo spazio dell’affissione, temendo sanzioni e possibile revoca della concessione.

Dal 3 aprile, non solo critiche ma anche tantissimi messaggi di appoggio e solidarietà all’iniziativa di ProVita sono stati fatti, sui media e sui social. L’idea era giudicata «giusta», quel bimbo di 11 mesi parlava davvero attraverso la gigantografia.

Per la onlus, «la questione non finisce qui: faremo ricorso amministrativo contro l’ordine ingiusto del Comune e la campagna di ProVita per la difesa dei bambini nel grembo delle mamme e della salute delle donne, contro l’aborto, si intensificherà, in particolare nel mese di maggio .... anzi, il bambino di 11 settimane tornerà», fa sapere il direttivo di ProVita.

Lo rende noto l’ufficio stampa di ProVita Onlus

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