28/12/2016

Salvare i bambini dall’aborto: si può, si deve!

Un esempio eclatante di un’efficace battaglia per la vita è costituito dal successo della grande campagna internazionale di sensibilizzazione contro l’aborto che prende il nome di “40 Days for Life” (“40 Giorni per la Vita”).

Questa realtà, nata nel 2004, è attualmente attiva in diverse centinaia di sedi, dislocate in tutto il mondo. Nell’agosto del 2011 L’Osservatore Romano ne sintetizzava l’operato con queste parole: «Gli strumenti scelti per quest’azione di pressing culturale, ma soprattutto spirituale, sono digiuno e preghiera all’esterno delle strutture ove si praticano gli aborti. L’impegno prevede, in particolare, la recita quotidiana del Santo Rosario e della Preghiera per la Vita del Beato Giovanni Paolo II».

Ebbene, questa presenza orante e pacifica ha già contribuito a salvare dall’aborto oltre 4.000 bambini solamente negli Stati Uniti, oltre ad aver determinato la conversione di molte persone. E la nota positiva è che questo movimento non accenna ad arrestarsi, ma anzi continua nella sua corsa in difesa della Vita. I dati relativi alla campagna condotta nella primavera del 2014 parlano di ben 728 creature salvate dall’aborto, grazie al contributo di 100.000 partecipanti. Dati simili si preannunciano per la campagna autunnale, tenutasi dal 24 settembre al 2 novembre.

Ma ecco un paio di testimonianze circa quanto spesso avviene davanti alle cliniche abortiste dove tante persone comuni si riuniscono per pregare. Nel Tennessee un volontario parla con una coppia che sta entrando in una clinica abortista. Dopo averlo ascoltato, i due giovani entrano comunque nell’edificio, per uscirne poco tempo dopo. A questo punto i volontari li invitano nell’unità mobile dove, visionando l’ecografia, i due genitori decidono di accogliere il loro bambino.

banner_abbonati_rivista_provita

A Germantown, nel Maryland, invece, un giovane signore si ferma a parlare con un volontario. Gli dice che quando lui e sua moglie avevano scoperto di aspettare il loro terzo bambino, avevano preso in seria considerazione, per moti- vi di ordine finanziario, l’ipotesi di abortire. Tuttavia, il signore racconta che quando aveva visto le persone in preghiera all’esterno della clinica abortista si era reso conto di quanto lui e la moglie si stavano accingendo a fare. «Voi non sapete mai – afferma Andrea – che effetto avrete: ma il semplice gesto di stare sui marciapiedi e pregare per la fine degli aborti, salva una vita».
Questi straordinari episodi dimostrano che adoperarsi in favore della vita nascente, implicandosi in prima persona e sacrificando parte della propria quotidianità per questa causa, è un’azione che produce tanti frutti. I fatti documentano che, nel momento in cui sono correttamente informate e vengono sostenute con una vicinanza affettiva e talvolta anche con un aiuto finanziario, sono veramente tante le donne (e le coppie) che decidono di portare a termine la gravidanza e far nascere il proprio bambino.

Ecco quindi gli ingredienti di un potente mix salvavite: fornire un’informazione completa e chiara su cosa sia l’aborto, dimostrare una vicinanza affettiva e spirituale e pianificare un sostegno economico... perché l’aborto non è una virtù, non è un bene sociale e non è una certificazione d’indipendenza, come vorrebbe la poetessa Katha Pollitt cui si associano, per esempio, Chiara Lalli o coloro che hanno recentemente aggredito i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII davanti all’ospedale Sant’Orsola a Bologna.

Un mondo nel quale non vi siano più bambini uccisi nel grembo materno con l’aborto è possibile, se le persone per la vita si uniscono nella Buona Battaglia!

Giulia Tanel

Fonte: Notizie ProVitadicembre 2014, p. 22

banner_abbonati_rivista_provita


#STOPuteroinaffittofirma e fai firmare qui la petizione 

contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.