24/11/2014

Il relativismo etico e i giovani europei dell’ISIS: un convegno a Norcia

Il relativismo etico e la civiltà del post umano hanno una qualche responsabilità sul fatto che molti giovani europei abbiano aderito all’ISIS, recandosi a combattere come terroristi contro la loro stessa civiltà? Un convegno a Norcia ha svolto una serie di considerazioni sull’argomento.

Gli scorsi 22 e 23 novembre si è celebrato il decennale degli Incontri di Norcia, uno dei più importanti eventi culturali organizzati dalla Fondazione Magna Carta.

 “Tra il Califfato e il post umano: il futuro dell’Occidente” : gli illustri relatori hanno riflettuto su una delle maggiori sfide attuali per la nostra civiltà, in un momento in cui il rischio esterno – la creazione dell’Isis – si affianca al rischio interno – lo sgretolamento della tradizione e dei fondamenti antropologici. 

Dopo i saluti del sindaco di Norcia Nicola Alemanno e  la relazione introduttiva di Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta, 
Fabrizio Cicchitto, Presidente della Commissione Esteri della Camera dei deputati, Presidente Fondazione ReL, ha parlato su “Il califfato e la crisi internazionale”svolgendo un’attenta analisi della situazione attuale, dei suoi presupposti, delle anime che appartengono all’Islam e delle politiche occidentali che in passato si sono rivelate poco produttive, se non errate.
La sua analisi è stata approfondita e commentata dall’intervento di Angelino Alfano, Ministro dell’Interno. Successivamente S.E.R. Mons. Rino Fisichella, Presidente Pontificio Consiglio Promozione Nuova Evangelizzazione, ha spostato l’accento sul problema della libertà vera e del libertarismo imperante che comporta conseguenze nefaste non solo per l’individuo, ma anche per la società. S.E.R. Mons. Amel Nona, Arcivescovo di Mosul, città dell’Iraq, capoluogo del governatorato di Ninawa, ha fatto un breve, ma incisivo e coinvolgente intervento sull’esperienza dei Cristiani in Iraq e sulla necessità che qualcuno faccia cessare la sanguinosa ed ignominiosa persecuzione che essi subiscono nei paesi islamici.
Nella giornata di domenica, “Dalla questione antropologica al post umano” è stato il tema trattato da Eugenia Roccella, Vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, che ha svolto un’esauriente panoramica sulle emergenze antropologiche e distruttive che la cultura moderna del politicamente corretto e lo scientismo, col mito del progresso (falso) hanno provocato: dalle manipolazioni genetiche, all’utero in affitto. S.E.R. Mons. Luigi Negri, Presidente della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II, ha parlato della responsabilità che la Chiesa e i Cristiani assumono in tale contesto: essi sono chiamati alla missione, che non è proselitismo, ma proposta e testimonianza di valori umani. In entrambe le giornate, al termine degli interventi, è seguito il dibattito da parte di alcuni importanti esponenti del mondo politico e culturale. Molte le personalità intervenute come discussant,  molte le associazioni e gli enti rappresentati. Anche Pro Vita ha partecipato al dibattito nella persona di Francesca Romana Poleggi, che presto ci invierà un articolo con le sue considerazioni in proposito.

Redazione

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.