10/07/2014

Primo Simposio sull’etica nella medicina dei trapianti

La pratica della donazione degli organi e dei trapianti a cuore battente è considerata generalmente un atto d’altruismo con connotati sociali elevati e nobili, consentita dal progresso scientifico che in questo caso è eticamente buono. E in linea di massima possiamo concordare con questo assunto. C’è però un problema pregiudiziale e prioritario che non va ignorato: chi decide se il malato è “cerebralmente morto”? Quali garanzie sono concretamente operative a tutela di chi in realtà avrebbe ancora possibilità di risvegliarsi dal coma? Questi problemi non sono peregrini: abbiamo avuto notizia di troppe persone che, pur essendo date per spacciate,  hanno invece riaperto gli occhi e hanno recuperato quasi completamente le capacità psico-fisiche che avevano prima del coma. In Italia la Lega Nazionale contro la Predazione degli Organi e la Morte a Cuore Battente    è sorta proprio per questo. Ci auguriamo quindi che il prossimo Simposio, oltre a occuparsi di condannare l’ignobile “neo-cannibalismo” praticato in paesi come la Cina, abbia a cuore anche la questione inerente i nostri malati in stato vegetativo.

Riportiamo qui di seguito il comunicato stampa della DAFOH, dell’8/7/ 2014, fornitoci gentilmente dalla Laogai Research Foundation Italia

Mentre la campagna internazionale contro gli espianti forzati di organi in Cina diviene ogni giorno più intensa e partecipata, si inaugura a Roma il Primo Simposio Nazionale sull’Etica nella Medicina dei Trapianti.

Venerdì 11 luglio presso la Camera dei Deputati la Comunità medica e politica del nostro Paese siederà allo stesso tavolo per riportare l’attenzione sull’Etica nella medicina dei trapianti e per trovare risposte concrete contro il traffico internazionale di organi, una nuova forma di “neo cannibalismo”.

A soli 4 mesi dall’approvazione in Senato della Risoluzione che impegna il Governo ad agire contro gli espianti forzati di organi in Cina, prestigiosi medici-chirurghi e parlamentari delle commissioni interessate accolgono il ritorno in Italia dell’Avv. David Matas, candidato premio Nobel per la Pace nel 2010 per la sua inchiesta sugli espianti di organi ai praticanti del Falun Gong in Cina.

CON INTERVENTI DI:

Prof. Pasquale Berloco, ex Presidente S.I.T.O. e Direttore UOC Chirurgia Generale e Trapianti d’ Organo al Policlinico di Roma “Umberto I”;
Avv. David Matas, Avvocato internazionale per i diritti umani, candidato al Premio Nobel per la Pace 2010;
Dott. Harold King, Portavoce europeo DAFOH (Medici Contro l’Espianto Forzato di Organi);
Sen. Maurizio Romani, Vicepresidente Commissione Igiene e Sanità;
On. Arturo Scotto, membro Commissione Affari Esteri;
Sen. Ivana Simeoni, membro Commissione Diritti Umani;
Dott. Alessandro Anselmo, Dirigente Medico U.O.C Chirurgia dei Trapianti Fondazione Policlinico “Tor Vergata” – Roma
Dott. Hassan Sabri Shamsan, Medico Chirurgo specialista in Nefrologia. Direttore dell’ Unità di Nefrologia e Dialisi, Membro della Commissione di Vigilanza della Dialisi della Regione Lazio, Presidente UMAI (Medici Arabi in Italia)
Antonio Stango, Politologo, Esperto di Diritti Umani, Editore del libro “Organi di Stato: l’Abuso dei Trapianti in Cina”
Dott.ssa Katerina Angelakopoulou – Medico Chirurgo, DAFOH

“Aiuterò i malati secondo le mie forze e il mio giudizio, ma mi asterrò dal recar danno e ingiustizia”. Con il giuramento d’ Ippocrate comincerà il Primo Simposio Nazionale sull’ Etica nella Medicina dei Trapianti che si terrà a Roma Venerdì 11 Luglio presso la Camera dei Deputati.

Con questo incontro le comunità medica e politica avranno modo di confrontarsi sulla questione centrale dell’etica in una società in cui il diritto alla vita e l’integrità della persona umana viene minacciata da pratiche immorali e forme di “neo-cannibalismo”.

Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità gli Stati membri devono prendere dei provvedimenti al fine di proteggere i gruppi più poveri e vulnerabili, estendendo l’ attenzione al problema più ampio del traffico internazionale di tessuti e organi umani.

L’ incontro farà luce anche sugli aspetti giuridici nel nostro paese in merito alla lotta contro il traffico di organi e si propone di avviare a livello nazionale e internazionale interventi specifici.

Attenzione particolare nel Simposio verrà data al caso cinese, che presenta una macabra unicità nel palcoscenico globale del “turismo dei trapianti”.

In base alle ricerche investigative e all’evidenza riconosciuta dalla comunità internazionale, in Cina sta avendo luogo una raccolta di organi di vaste proporzioni da prigionieri di coscienza, tra cui Uiguri, Tibetani e soprattutto praticanti del Falun Gong.

I pazienti dall’Europa, come da altri Paesi, viaggiano in Cina per trapianti  e per ottenere organi entro un intervallo di tempo di 1-2 settimane, quando il tempo di attesa comune per un trapianto in Europa è di alcuni anni. Decine di migliaia di organi non hanno una provenienza legale e, come dimostrato da testimoni e prove corroboranti, provengono dai prigionieri di coscienza non consenzienti.

Nel luglio 2006, l’ex Segretario di Stato per l’Asia-Pacifico David Kilgour e il rinomato avvocato per i diritti umani David Matas, hanno pubblicato il proprio rapporto di 140 pagine, che raggiunge «la conclusione deplorevole che le accuse sono vere»
Invitiamo la stampa a seguire il Simposio e con la stessa cura, invitiamo la comunità medica e l’ opinione pubblica a partecipare.

Altri approfondimenti sull’espianto di organi in Cina:

• Articolo di Repubblica con intervista a David Matas: http://bit.ly/1n0Nsjw
• VIDEO: Uccisi per il loro organi – Il segreto di Stato cinese sul mercato dei trapianti
• Riassunto delle maggiori prove

Dafoh (Doctors Against Forced Organ Harvesting – Medici Contro l’Espianto Forzato Di Organi)

Per info e interviste – Contatto Stampa:
Mail: [email protected]
Tel: 328 9293 417

 

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