28/05/2017

ProVita al Congresso Mondiale delle Famiglie di Budapest

L’undicesimo Congresso Mondiale delle Famiglie (WCF) sta avendo luogo a Budapest da venerdì 26 a domenica 28 Maggio, con la partecipazione di Pro Vita.

Larry Jacobs, direttore del WCF, ha dato il benvenuto a circa 900 rappresentanti di oltre 50 Paesi sottolineando che tutti hanno molto da imparare dal Governo Ungherese, indubbiamente all’avanguardia in Europa nella battaglia per la Vita e per la Famiglia.

Emozionante è stato il passaggio della Bandiera del WCF da Levan Vasadze, Presidente del decimo WCF a Tbilisi, Georgia, nel 2016, al Ministro Ungherese per la Famiglia, Katalin Novak.

Levan Vasadze, grande amico di ProVita, ha anche inviato ai nostri sostenitori un messaggio di incoraggiamento. Anche in Georgia la battaglia è dura e la ricca lobby pro-gender avanza, ma – come spiega Levan – noi non dobbiamo mai arrenderci.

Larry Jacobs ha poi premiato il Ministro ungherese per le risorse umane, la sanità e l’istruzione, Zoltan Balog, per la sua lotta per la famiglia, il servizio pubblico e il bene comune.Benjamin Harnwell, direttore dell’Istituto Dignitatis Humanae ha ricordato la persecuzione dei cristiani e l’importanza e la santità della maternità e del matrimonio, vere fondamenta della nostra società.Il rabbino capo della comunità ebraica ungherese, Slomo Koves, ha sottolineato l’importanza dell’unità di tutte le denominazioni religiose nella battaglia per la famiglia.

Numerosi sono stati gli interventi di personalità.

Orsolya Pacsay-Tommasich, vice-segretario di Stato, ha augurato a tutti un produttivo lavoro e incoraggiato i partecipanti a non arrendersi di fronte alle malefiche forze che vediamo davanti.ungheresi e internazionali: il Cardinale Peter Erdö, Ignacio Arsuaga di CitizenGo, il Reverendo Dimitri Smirnoff e molti altri.

Nell’Accademia delle Scienze, vicino al Parlamento, ha anche avuto luogo il Global Forum for Political Leaders, un incontro di circa 100 politici da diversi Paesi per concordare una strategia comune in difesa della famiglia naturale.

Toni Brandi, presidente della nostra ProVita, è intervenuto sulla tragica pratica dell’utero in affitto che altro non è che la mercificazione della donna e del bambino.

Brandi ha spiegato tutti gli interessi ideologici e finanziari che sono dietro alla maternità surrogata e alla compravendita dei gameti e ha affermato che “la pratica dell’utero in affitto è in crescita anche perché i poteri che governano il mondo oggi vogliono una massa di consumatori obbedienti, senza radici, senza origini e pertanto più facili da manipolare. Questa attività fa parte della nota strategia dell’ONU, della UE, della International Planned Parenthood e di miliardari come Soros, Rockefeller e Bill Gates, che promuovono la contraccezione, l’aborto, la riproduzione artificiale e l’eutanasia per sostituire la natura e Dio nella procreazione e nel fine della vita.

Il presidente di ProVita ha concluso dicendo che “dobbiamo combattere per la giustizia e per il futuro dell’umanità e sappiamo che non c’è giustizia senza verità!“.

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