03/04/2016

Anche la De Filippi cede ai gay: nuova edizione, nuovo trono

Era un cambiamento che, prima o poi, doveva avvenire: anche Uomini e Donne, la celebre trasmissione di Maria De Filippi, si è piegata alla pressioni gay.

Un modo per dare una patina di modernità al programma Mediaset pomeridiano dal titolo un po’ omofobo e di certo arretrato... Uomini e Donne? Il mondo, vorrebbero alcuni, non si limita più a questo (fecondo) schema: ci sono anche i transgender, i gender fluid, gli agender, eccetera eccetera...

Così finalmente anche la signora Maria De Filippi ha deciso di darsi un certo tono e di istituire un “trono” gay. Il “trono”, per chi non cosce i meccanismi della trasmissione, è il posto dove siedono uomini o donne che vengono corteggiati da diversi pretendenti. Fino ad oggi questo meccanismo si era svolto in chiave eterosessuale ma, dalla prossima edizione, verrà inserita anche una versione gay del corteggiamento.

L’obiettivo, secondo le parole proprio della conduttrice, non è quello di creare scandalo bensì “normalità”. Ovvero di far passare come normale, esattamente al pari di una relazione eterosessuale, una relazione gay. Il che è un buon punto programmatico, se messo in atto dal palcoscenico di una delle trasmissioni più seguite della tv italiana.

Ho in mente da tempo – ha dichiarato Maria De Filippi al settimanale Chi – di voler fare il trono gay. Non cerco lo scandalo, ma la normalità di un amore vissuto nella sua piena quotidianità. Anche a C’è posta per te (altro programma della De Filippi, ndr) abbiamo trattato storie con ragazzi dello stesso sesso che si amano e ho visto che il pubblico ha apprezzato la ‘normalità’ dell’argomento“.

Insomma, si vuole sfatare il tabù dell’omosessualità (che poi dove sia questo tabù proprio non lo si capisce...) e rendere il corteggiamento tra individui dello stesso sesso una questione normale e alla portata di tutti.

E quello che più desta preoccupazione è che tutto questo viene fatto in un orario in cui gli spettatori televisivi sono essenzialmente giovani adolescenti, ossia persone che stanno attraversando una fase di crescita molto delicata, durante la quale avrebbero bisogno di tutto tranne che di assistere a un vero e proprio inno alla vita gay.

E’ quindi proprio il caso di rivolgere ancora una volta due distinti appelli: ai genitori, affinché tutelino i loro figli; e a tutte le persone di buon senso, affinché tengano il più possibile la televisione spenta.

Anastasia Filippi

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