20/11/2017

Bambini – Giornata Mondiale per i Diritti dell’infanzia

Oggi si festeggia la giornata che “dovrebbe” mettere al centro i diritti dei bambini: era il 1989 quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (ratificata dall’Italia con legge n. 176 del 27 maggio 1991.

Tuttavia il “dovrebbe” è d’obbligo: infatti, non solo viviamo in un mondo che non è a misura di bambini, ma anche in un mondo che non li vuole, che li uccide prima che vengano alla luce. La realtà cruda dell’aborto e degli infanticidi non va negata.

Senza fermarci a questo, ci piace però guardare a chi i bambini invece li ama, li desidera e si prende cura di loro. E lo facciamo in ottica propositiva, andando a vedere una lista (ovviamente incompleta) di venti diritti che – a nostro avviso – tutti i bambini dovrebbero avere.

I venti diritti di tutti i bambini

1. I bambini hanno il diritto di vivere

Nel mondo moderno l’aborto è oramai divenuto un diritto acquisito delle donne, sia nel caso di un bimbo non “programmato”, sia quando si scopre che proprio figlio presenta delle malformazioni: ma al diritto dei bambini, di tanti piccoli innocenti senza voce, ci si pensa?

2. I bambini hanno il diritto ad avere una mamma e un papà

Un’affermazione come questa sarebbe risultata ridicola fino a qualche anno fa, mentre oggi è importante precisarlo: non è un caso se nasciamo tutti (anche i bambini nati grazie al ricorso alla banca del seme o alla compravendita di ovuli e quelli nati da utero in affitto) da un uomo e una donna: i bambini hanno bisogno di avere una figura di riferimento sia maschile, sia femminile per crescere in maniera armonica e maturare la propria identità sessuata.

3. I bambini hanno il diritto di essere coccolati

Essere abbracciati e baciati è molto importante per i bambini: per la loro crescita non può mancare questa mediazione corporea, attraverso la quale i bambini si sentono desiderati e accolti, oltre ad essere aiutati a sviluppare una buona autostima e il rispetto di sé.

4. I bambini hanno il diritto di piangere e fare rumore

Ogni età ha la propria modalità espressiva: i bambini piccoli, che ancora non sanno parlare, si esprimono anche attraverso il pianto. Inoltre, il fatto di fare rumore è spesso anche legato al bisogno di scoprire che caratterizza la prima infanzia e che porta i bambini a esplorare infinite possibilità.

5. I bambini hanno il diritto di dormire

Dormire è importantissimo: consente al cervello di rielaborare le informazioni acquisite e regola anche la crescita fisica del bambino. Per questo è importante che chi si prende cura di un bambino si preoccupi di farlo dormire le ore necessarie in base all’età, organizzando la giornata nel rispetto delle esigenze del bambino e favorendo, anche attraverso dei rituali, un clima domestico che favorisca il riposo, quando è il momento.

6. I bambini hanno il diritto di essere visti come persone

«No, tu no. Sei piccolo». Quanto ci faceva arrabbiare questa frase da bambini? Seppur vi sia in essa una parte di verità, non è tuttavia corretto trattare i bambini come “bambolotti” o ritenere che non comprendano quando succede o quanto viene detto attorno a loro.

I bambini sono soggetti competenti, rispetto ai quali gli adulti sono chiamati a favorire un’autonomia in ragione alla fase di sviluppo, senza peraltro anticiparne troppo i bisogni.

 7. I bambini hanno il diritto di sperimentare e di giocare

Facendo s’impara: la televisione, i tablet e altri strumenti elettronici andrebbero limitati (alcuni studiosi parlano di un massimo quaranta minuti al giorno) in favore di giochi che permettano al bambino di conoscere e di conoscersi attraverso esperienze concrete, che favoriscano un’attivazione di tutti i canali sensoriali.

8. I bambini hanno il diritto di passare un tempo congruo all’aria aperta, di camminare e di correre e (e quindi anche di sporcarsi e sudare)

Un bambino sano non solo cammina, corre anche. Un bambino sano non sta fermo per molto tempo, ma si muove ed esplora quanto lo circonda. Tutto questo serve per la crescita fisica e cognitiva ed è giusto che il bambino lo possa fare indossando abiti adatti all’età, senza il divieto – da parte degli adulti – di sporcarsi o di sudare.

9. I bambini hanno il diritto di sentirsi dire «No»

Cedere di fronte a un capriccio, evitare la “linea dura” per non incorrere in una crisi epocale, venir meno ai propri principi educativi per via della stanchezza... le occasioni in cui dire «» è più facile o comodo sono tante: eppure, in un contesto educativo, i «No» possono veramente essere argini che aiutano il bambino a crescere.

10. I bambini hanno il diritto di sbagliare e di non sentirsi per questo giudicati come persone

Sbagliando s’impara. È doveroso correggere i bambini, ma è importante essere molto chiari nel precisare che a essere sbagliata è l’azione compiuta, e non sono loro, perché altrimenti si rischia di alimentare un’erronea identificazione tra azione e soggetto, con ricadute negative sull’autostima.

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Teresa Moro


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