04/06/2016

Bambini vittime di aggressioni: il 4 giugno è per loro. Per tutti?

Il 4 giugno è la “Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni“, istituita dall’ONU nel 1982.

La ricorrenza vuole sensibilizzare il mondo sui diritti che hanno tutti bambini ad essere tutelati, amati, accompagnati nella crescita in modo che essa sia il più possibile serana. Vien da sé, quindi, la condanna di tutti gli abusi fisici, mentali, emotivi, dice l’Onu. 

Abusi da cui debbono essere salvaguardati tutti i bambini.

Il problema sta in quel ‘tutti’.

Perché, finché si addita al pubblico disonore i responsabili delle guerre e del terrorismo che fanno strazio di esseri umani, anche di bambini, siamo tutti d’accordo.

Idem se c’è da piangere per i morticini vittime degli scafisti, o della fame, o della mancanza di vaccini e di medicine essenziali.

Già – però – quando si parla delle vittime dei pedofili, c’è chi comincia a fare i distinguo. Se il pedofilo è ‘buono’, se il bambino è consenziente...

Se poi si parla dei bambini vittime dell’aborto e della fecondazione artificiale, allora si comincia ad eccepire che si tratta di embrioni e non di bambini.

Se si parla della violenza psichica ed emotiva che subiscono i nati da fecondazione artificiale eterologa e dall’utero in affitto, allora nessuno ne vuol sentire proprio parlare.

Molti hanno da ridire perfino se si sottolinea la sofferenza che subiscono i bambini vittime del divorzio e delle famiglie allargate. L’obiezione principale è che “la grandissima parte delle violenze sui bambini avviene in famiglia”. Ma, aldilà delle leggende metropolitane cui molti vogliono credere per questioni ideologiche, la violenza domestica sui bambini avviene principalmente nelle famiglie quelle nelle quali si verifica un divorzio.

Il nostro collaboratore Giuliano Guzzo riporta una sfilza di studi che rilevano come tossicodipendenza, divorzio e disoccupazione dei genitori aumenta di 10 volte la percentuale di abusi infantili.

Il divorzio da solo triplica la possibilità che i figli restino vittime di violenze.

Insomma, il primo baluardo per prevenire e arginare la violenza sui bambini è rinforzare e tutelare la famiglia.

Quindi, ben vengano le celebrazioni del 4 giugno. Ma ricordiamo che è da ipocriti ergersi a paladini dei bambini, se non si è allo stesso tempo paladini della famiglia naturale.

Redazione


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