16/12/2015

Comunicazione – L’identikit degli italiani

La comunicazione? Oggigiorno è tutta, o quantomeno prevalentemente, basata sull’utilizzo di smartphone e social network.

Questo l‘identikit degli italiani, secondo quanto emerge dal corposo (circa 400 pagine) studio condotto dall’Ofcom, l’Autorità inglese per le telecomunicazioni.

Come riportato da La Stampa, noi italiani “[...] controlliamo il nostro telefonino entro 22 minuti dal risveglio e fino a 30 minuti prima di andare a dormire. Più compulsivi di noi sono solo i giapponesi, che condividono i 30 minuti della sera ma di mattina buttano un occhio allo schermo già entro 20 minuti dal risveglio. Molto più lenti gli altri, in particolare i francesi, che impiegano 54 minuti al mattino e 56 minuti la sera“.

Gli italiani sembrano quindi essere tra quelli che hanno più spesso il cellulare tra le mani, anche perché – al di là del dato temporale, che può valere, come no – lo studio rileva come nel nostro Paese vi siano 154 apparecchi di telefonia mobile ogni 100 persone.

Di contro, solo il 37% dei cittadini del Bel Paese possiede il telefono fisso a casa, oramai caduto in disuso, così come solamente 23 abitanti su 100 hanno una connessione su banda larga fissa. Forse anche per questo motivo il commercio elettronico da noi non decolla.

Inoltre, gli italianicontinua La Stampa –  sono i più assidui frequentatori dei social network. Il rapporto, che prende in esame nove Paesi tra i più industrializzati, pone l’Italia in testa con il 78% degli utilizzatori che accedono almeno una volta a settimana. Subito dietro di noi gli spagnoli (76%). Sotto al 70% tutti gli altri (Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti, Australia, Svezia e, fanalino di coda, il Giappone)“.

Come sottolineavamo in un precedente articolo, queste statistiche valgono anche per i giovani, dal momento che l’83% di loro possiede uno smartphone o un account su un social network.

A tale proposito sottolineavamo l’importanza di ‘fare un buon uso’ della tecnologia, che di per sé non è portatrice di un valore positivo o negativo, ma che assume appunto una specifica valenza in relazione all’uso che ne viene fatto.

In conclusione, quindi, ben venga l’utilizzo dei social, di WhatsApp, di Telegram e ‘chi più ne ha, più ne metta’... ma senza che lo ‘accendere‘ questi nuovi mezzi di comunicazione faccia il paio con lo ‘spegnere‘ il cervello e le relazioni umane ‘Face to face‘.

Teresa Moro

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.