27/09/2017

“Conferenza sulla famiglia”? Ma esclude il Family Day...

Pubblichiamo una nota firmata da Francesco Aracri, Paola Binetti, Aldo Di Biagio, Massimiliano Fedriga, Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi, Lucio Malan, Domenico Menorello, Alessandro Pagano, Antonio Palmieri, Luigi Perrone, Gaetano Quagliariello, Fabio Rampelli, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi , insieme a Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, a proposito della “Conferenza sulla famiglia” che si svolgerà domani 28 settembre a Roma.

“Dispiace che dalla Conferenza sulla Famiglia che si svolgerà domani sia stato escluso chi ha organizzato le due più imponenti manifestazioni a favore della famiglia”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari e il portavoce del Comitato “Difendiamo i nostri figli” dichiarano i sottoscrittori della nota.

“Per la prima volta, inoltre – proseguono i parlamentari – la Conferenza non avrà una figura politica competente a presiederla: Enrico Costa, che dei governi Renzi e Gentiloni era appunto il ministro della famiglia, si è dimesso lo scorso luglio, senza essere sostituito. C‘è dunque il concreto rischio che l’evento sia svuotato di senso, tanto più che si svolge a fine legislatura, quando il tempo per mettere in atto provvedimenti adeguati è poco.

E’ fondamentale, quindi, che in primo luogo – continuano – si riaffermino almeno alcuni principi basilari, tra cui il riferimento all’art. 29 della nostra carta costituzionale, che ricorda come la famiglia sia una “società naturale fondata sul matrimonio”, e che si promuova e incoraggi la famiglia aperta alla procreazione, formata quindi da un uomo e una donna.

Perché l’appuntamento non si risolva in un evento-manifesto, suggeriamo di riprendere in mano il piano famiglia varato dall’allora sottosegretario Giovanardi, a cui avevano collaborato noti studiosi, e la gran parte delle associazioni e degli esponenti della società civile che si occupano del tema. Il testo, prima delle modifiche introdotte dal successivo governo, conteneva sia il riferimento all’art. 29 della Costituzione, sia l’indicazione programmatica del fattore famiglia, cioè di una politica fiscale che tenesse conto della presenza di figli e persone fragili all’interno del nucleo familiare. Quel piano, benché approvato, è rimasto da allora nel cassetto, e le politiche di sostegno alla famiglia così come è disegnata dalla nostra Costituzione sono sparite dall’orizzonte dei governi che si sono succeduti. Ricollegarsi al lavoro già svolto è un modo per evitare dispersione di tempo, risorse ed energie, mettendo a disposizione del governo proposte ancora perfettamente attuali.”

“Dispiace, inoltre, e sorprende, che si sia posta – concludono – una minore attenzione alla partecipazione della società civile, tanto che esponenti di spicco del mondo pro family come Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato “Difendiamo i nostri figli”, promotore delle due più grandi manifestazioni popolari in favore della famiglia, non sono stati coinvolti e non potranno nemmeno partecipare ai lavori della Conferenza.”

Redazione


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