12/09/2014

Congresso Internazionale della Famiglia – Intervento di ProVita

Il Forum Internazionale “LARGE FAMILY AND THE FUTURE OF HUMANITY” ha proseguito i suoi lavori giovedì 11 settembre nelle sale della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. La sessione plenaria della mattina, “La Famiglia, il suo presente e il suo futuro”, ha visto, come il primo giorno, l’intervento di importanti esponenti pro-life di tutto il mondo.

Dopo il moderatore Konstantin Malofeev ha preso la parola Pavel Astakhov, Commissario per i diritti dei bambini per conto del Presidente della Federazione Russa, che ha ricordato come la definizione della famiglia data a suo tempo dall’Imperatore Giustiniano conserva tutto il suo valore: “unione dell’uomo e della donna, in base alla legge divina e alla legge umana”. Poi Olga Batalina, Deputato dell’Assemblea Federale, ha sostenuto come sia già in atto in Russia, grazie alla politica del Governo Putin, una crescita demografica, alla quale ogni paese dovrebbe aspirare. Donald Feder, Presidente del Don Feder Associates (USA), ha spiegato le cause e gli effetti dell’inverno demografico mondiale: molte nazioni sviluppate hanno un livello di fertilità sotto la soglia di sostituzione; nel 1960 la media mondiale era di 5 figli per donna, mentre adesso è di circa 2,5. Le cause sono da ricercare anzitutto nella Rivoluzione sessuale, legata al marxismo culturale. Conseguentemente è nato un mercato di contraccettivi che genera miliardi di dollari di profitto all’anno.

Luca Volonté, Presidente della Fondazione Novae Terrae, ha ricordato come spesso il fenomeno dell’aborto si muova secondo logiche razziste, eugeniste (aborto eugenetico) e sessiste (aborto sesso-selettivo). Ha poi affermato che la corruzione delle democrazie dipende anzitutto dai soprusi dei governanti, quali i matrimoni omosessuali e le unioni civili. I programmi governativi che distruggono la famiglia hanno, secondo Volonté, lo scopo di rendere l’uomo “solo” e facilmente manipolabile. Lo statunitense Brian Brown, Presidente della National Organization for Marriage, ha ribadito la necessità di unirsi per combattere contro chi vuole ridefinire la famiglia e ha ricordato che, quanto agli Stati Uniti, sarebbe sbagliato pensare che gli americani in generale sostengano l’ideologia promossa dal Governo Obama: anzi, moltissimi si oppongono anche fattivamente. L’irlandese Patrick Buckley, Fondatore e Coordinatore dell’European Life Network e rappresentante all’ONU, ha descritto la cosiddetta “cultura della morte” che promuove aborto, sessualizzazione dell’infanzia, l’identità di genere e la repressione della libertà di pensiero e di parola. Ha ricordato anche che in nessuna convenzione internazionale, contrariamente a quello che si vuole far credere, esiste il diritto all’aborto. L’Arciprete Dimitry Smirnov ha invitato tutti, i politici, i sacerdoti, i vescovi, gli imprenditori, i genitori, i giornalisti, a lottare contro il piano di distruzione che Satana porta avanti contro la famiglia. Thomas Ward (Gran Bretagna), Presidente della National Association of Catholic Families, ha spiegato come la deriva bioetica ha avuto inizio dalla separazione dell’amore dalla vita. Da questo peccato filosofico derivano, a cascata, la contraccezione, la FIVET, il “matrimonio gay”.

In seguito è intervenuto il Presidente della nostra associazione ProVita Onlus, Antonio Brandi, che ha presentato, con l’aiuto di diapositive, le iniziative ispirate all’omosessualismo e alla teoria gender, promosse in Italia dalle lobby LGBT e dagli organi del Governo: dalla “strategia” e altri documenti dell’UNAR, alla legge sull’omofobia e sulla transfobia, dal Decreto Carrozza alla diffusione negli asili di fiabe gay. Ha poi esposto le numerose iniziative intraprese da ProVita Onlus, in particolare le denunce contro chi vuole corrompere l’infanzia con la distribuzione di materiale osceno nelle scuole e chi offende il sentimento religioso degli italiani. Ha concluso con il grido: “Unitevi, organizzatevi, combattete fino alla vittoria per Dio, la Vita e la Famiglia; che Dio benedica la Russia!”.

John-Henry Westen, co-fondatore di lifesitenews.com, ha ricordato come ci siano gravi conseguenze nell’andare contro il disegno di Dio sulla sessualità, la peggiore delle quali è il danno spirituale. Tra gli altri interventi della sessione merita di essere menzionato quello di Abdolreza Azizi, Capo del Comitato Sociale del Parlamento dell’Iran.

 

Nel pomeriggio i temi approfonditi sono stati moltissimi, con cinque sessioni simultanee nelle diverse sale del complesso di Cristo Salvatore, caratterizzate da conferenze e soprattutto tavole rotonde: dalle conferenze scientifiche sulla trasformazione della famiglia e del matrimonio, alle tavole rotonde sulle politiche pro-famiglia e su un sistema economico “family friendly”. In particolare la tavola rotonda intitolata “legislazione pro famiglia e politiche per la famiglia” ha affrontato le principali sfide che i paesi dell’Europa Occidentale, dell’Asia e dell’Africa stanno vivendo riguardo la tutela della famiglia e della crescita demografica. L’incontro, co-moderato da Elena Mizulina, Presidente della Commissione per la Famiglia, le Donne e i Bambini della Duma di Stato, e da Nadezhda Petukhova, membro della commissione per le attività sociali, la famiglia e la maternità del Kazakhstan, ha visto avvicendarsi numerose ed importanti personalità che hanno esposto, nelle loro relazioni, le politiche messe in pratica e quelle auspicabili per garantire la tutela della famiglia e l’incremento della natalità nei rispettivi Stati.

Partendo dal presupposto condiviso da tutti i relatori della necessità di codificare, laddove già non fosse stato fatto, a livello costituzionale la definizione di matrimonio come l’unione di un uomo e una donna, ogni relatore ha esposto le proprie proposte e i propri esempi di politiche efficaci ed auspicabili per salvaguardare e aiutare lo sviluppo e la protezione delle famiglie e dei bambini a livello nazionale, e a livello internazionale attraverso un proficuo scambio di proposte e di idee. Il dato che è emerso è sicuramente quello di una situazione comune alla maggioranza dei paesi europei, che vede la presenza di tassi di natalità e di crescita demografica molto bassi, che in alcuni casi stentano a garantire il ricambio generazionale delle nostre nazioni. Per far fronte a questi dati estremamente negativi è necessario che ogni Governo metta in atto delle misure volte ad incentivare le nascite attraverso la tutela dell’istituzione familiare.

Dalle relazioni presentate è emersa l’importanza del ruolo dello Stato nel predisporre, con l’aiuto della società civile, delle ONG e delle istituzioni religiose, una serie di misure volte a mettere le giovani coppie e le famiglie numerose in condizione di poter svilupparsi serenamente in un contesto sociale equo che tenga conto delle esigenze proprio delle famiglie. Dalle proposte che sono state esposte si può delineare un quadro ideale di politiche virtuose che contemplano innanzitutto la necessità di predisporre un supporto economico per le famiglie con figli, proporzionale al numero di figli della coppia, e quindi maggiore nel caso di famiglie numerose, e che accompagni la crescita dei bambini fino alla maggiore età. E ancora l’assistenza sanitaria e psicologica, l’aiuto nell’ottenere un alloggio, la costruzione di nuove abitazioni e la tutela della maternità. Misure come la detassazione applicata ai nuclei familiari, la tutela e il supporto economico statale alle famiglie numerose, le agevolazioni per l’assistenza sanitaria alle famiglie con figli disabili e il sostegno alle giovani madri, hanno permesso a paesi come la Russia di invertire il trend di crescita demografica negativo che rischiava di far crollare la popolazione.

Durante la sessione plenaria finale che ha chiuso il Forum Internazionale, è intervenuta in particolare Natalia Yakunina, Vice-presidente dell’associazione “St. Andrew the First Called”, che ha proposto un minuto di silenzio per le vittime delle guerre attualmente in corso, specialmente in Ucraina. Yakunina ha concluso invitando a ripensare e rielaborare i concetti espressi durante il Forum Internazionale, e annunciando diverse iniziative tra cui una coalizione internazionale dei parlamentari di molti paesi sui temi della famiglia e della vita.

Alessandro Fiore

 

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