03/02/2018

Dare la vita per la vita: giovane madre-coraggio salva sua figlia

È sempre emozionante raccontare le storie di madri-coraggio come la diciottenne Dana Scatton.

Incinta di sette mesi – racconta un articolo di National Right to Life News -, dopo aver avuto qualche difficoltà a parlare e deglutire a novembre, Dana racconta che stava per prendere l’autobus per un corso universitario quando le sue gambe hanno iniziaro ad indebolirsi rapidamente ed a fare fatica a camminare.

Inizialmente credeva che si trattasse di una posizione sbagliata che aveva assunto la bambina che portava in grembo, ma in una visita medica di routine il suo medico le consigliò una TAC ed una risonanza magnetica.

Le è stato diagnosticato un glioma pontino o DIPG intrinseco diffuso, un tumore cerebrale inoperabile. Situato sul tronco encefalico, influisce sulla capacità di una persona di respirare, vedere, ascoltare, camminare, parlare e mangiare.

E dopo questa tremenda diagnosi... il responso: i medici le dissero che aveva dai tre ai nove mesi di vita. Chiunque si sarebbe preoccupato per sé stesso, ma la giovane Dana immediatamente esclamò: «La mia bambina starà bene?».

Un trattamento immediato tramite radiazioni avrebbe potuto prolungare la sua aspettativa di vita ma avrebbe anche danneggiato la bimba che portava in grembo. Così decise di aspettare. A 33 settimane di gestazione ha subito un cesareo di emergenza dando alla luce Aries Marie, che ora, al reparto di neonatologia, mangia e respira da sola.

Dopo il parto la situazione della neomamma iniziò a peggiorare con disabilità motorie sempre più gravi. Ora madre e figlia sono state dimesse dall’ospedale e Dana ha iniziato una cura intensiva di radioterapia. Non sa quanti mesi di vita le rimarranno ma, da come afferma, li trascorrerà tutti perseguendo il suo obiettivo principale: essere una madre meravigliosa.

Come per tanti altri esempi di donne che hanno dato la vita, salvando il piccolo che portavano in grembo, riceviamo attraverso questa storia una grandissima testimonianza.

Sia che accada un miracolo o che presto debba dire addio alla sua bambina, ora Dana è grata per la vita e la salute della figlia e dice: «Questa battaglia è già stata vinta».

Luca Scalise


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