04/09/2015

DDL Cirinnà: AGE e ProVita “Cambia la forma, non la sostanza”

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UNIONI CIVILI. AGE E PROVITA: CAMBIA LA FORMA, NON LA SOSTANZA. E IL SENATO SBUGIARDA IL GOVERNO SUI COSTI

Azzolini e Brandi: Petizione contro Ddl Cirinnà vola sul web e nelle piazze. Continuate a firmare sui nostri siti www.age.it e www.provitaefamiglia.it

Roma 4 settembre 2015 – “Da ‘unione civile a ‘specifica formazione sociale’ cambia la forma, non cambia la sostanza. Gli equilibrismi lessicali da neolingua non bastano a distinguere meglio tra questo che resta un simili-matrimonio dal matrimonio tra un uomo e una donna, l’unico riconosciuto dalla nostra Costituzione. Intanto, a sbugiardare il governo sui costi reali delle unioni civili omosessuali è direttamente il Senato con il dossier del servizio bilancio, che spiega chiaramente come le stime della ragioneria generale sono decisamente al ribasso. Insomma, le unioni civili metterebbero anche a rischio i conti dello Stato”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Azzolini e Toni Brandi, presidenti rispettivamente delle associazioni Age e ProVita, commentando le cronache del dibattito parlamentare di questa settimana sul Ddl Cirinnà.

“Da quanto si apprende dalle cronache giornalistiche e dai resoconti parlamentari – proseguono Azzolini e Brandi -, una mediazione sul testo del disegno di legge appare ormai sempre più lontana, soprattutto entro il 15 ottobre, la deadline fissata da Renzi per l’ok del Senato al Ddl: la relatrice Cirinnà ripete che ‘adozione e reversibilità restano intoccabili’, le associazione Lgbt scrivono al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere ‘piena parità di dititti’ e ‘matrimonio egualitario’. I nodi vengono al pettine e il nuovo art. 1 è solo una foglia di fico. La legge Cirinnà è pretestuosa, discriminatoria, dannosa per la Società, contraria alla nostra Costituzione e deleteria per il futuro dei nostri bambini e va ritirata (leggi qui le motivazioni)”.

“Anche per sollecitare la politica verso questa decisione – concludono Azzolini e Brandi –invitiamo i cittadini italiani a sottoscrivere la petizione contro il Ddl Cirinnà che abbiamo lanciato le scorse settimane con altre associazioni. E’ possibile firmarla online attraverso i nostri siti, www.age.it o www.provitaefamiglia.it, dove si possono anche scaricare i moduli per la raccolta delle firme. Le adesioni hanno già superato le 75.000 e, dopo le vacanze, stanno prendendo il volo. Facciamoci sentire”.

Lo rende noto l’ufficio stampa di ProVita Onlus e AGE. 

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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