16/07/2018

Donna incinta in metro: solo 4 su 10 le cedono il posto

Una donna incinta in metro o su altri mezzi pubblici ha il diritto a vedersi riservato un posto a sedere? Le regole dell’educazione ci dicono di sì, ma nella realtà dei fatti questo si verifica con sempre minore frequenza. Ovviamente sempre posto che un uomo farebbe indipendentemente un gesto carino a cedere il posto a una donna, al di là dal fatto che essa sia incinta o meno, e lo stesso vale nei confronti delle persone anziane, anche se in buona salute.

Eppure, a mettere nero su bianco il livello di maleducazione e di egoismo che ormai permea la nostra società arrivano i dati di una ricerca condotta dalla blogger Anna Whitehouse il mese scorso (quando la temperatura media si aggirava sui 25 gradi), che ha coinvolto circa 2.000 persone: la donna ha deciso di avventurarsi nella metropolitana di Londra durate le ore di punta con un pancione finto per prendere nota dei comportamenti delle persone e il Daily Mail ha quindi riportato i risultati.

Quanti pendolari hanno lasciato il posto alla donna visibilmente incinta? Solo quattro su dieci lo hanno fatto in maniera spontanea, mentre un quinto lo ha fatto dopo un’esplicita richiesta. Questo anche in relazione al fatto che molti adulti – si è scoperto durante l’indagine – non ritengono necessario lasciare il posto se non vi è una domanda puntale.

La gravidanza non è di certo una malattia, tuttavia rimane un momento delicato in ogni sua fase: nei primi mesi perché spesso la donna è afflitta da nausee e stanchezza e nei mesi finali perché il peso della pancia comincia a farsi sentire e le gambe possono essere gonfie. Eppure «solo il 2% ha detto che dovresti offrire un posto a una donna nel suo primo trimestre», mentre «il 18% ha convenuto che bisognerebbe offrire un posto durante il terzo trimestre di una donna e l’11% che bisognerebbe farlo anche durante il secondo».

La ricerca è stata commissionata da Mama Mio Skincare e s’inserisce all’interno della campagna I’m Expecting, della quale la Whitehouse è ambasciatrice, «che incoraggia le mamme in attesa a non aver paura di chiedere a qualcuno di rinunciare al proprio posto».

Afferma la blogger, a seguito dell’esperimento sociale da lei condotto: «La gravidanza non è una debolezza, ma è una vulnerabilità e l’ho sentita durante il mio primo trimestre in particolare. Le condizioni di lavoro impegnative, calde e strette possono essere incredibilmente stressanti sia fisicamente che mentalmente, e la possibilità di sedersi può fare la differenza. Tuttavia, dalla mia esperienza personale, scopro che le persone sono troppo assorbite dai loro telefoni per essere consapevoli di ciò che li circonda, o non offriranno il loro posto se non vengono interrogati direttamente. Incoraggerei chiunque abbia bisogno di un posto sui mezzi pubblici a indossare un badge e stabilire un contatto visivo. Se si fallisce, non soffrite in silenzio – chiedi un posto!».

Redazione

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