19/12/2015

Educazione sessuale – A Treviso “disegni osceni” anti-Aids

Quello dell’educazione sessuale è un campo molto delicato, che interessa aspetti legati alla natura più intima degli individui.

Abbiamo già ripetuto molte volte come questo aspetto non sia da concepire in maniera individualista, ma interessi l’intera società. Seppure, infatti, i primi responsabili dell’educazione sessuale delle giovani generazioni (e anche di quelle non più anagraficamente giovani, ma appartenenti alla folta schiera degli “eterni adolescenti”) siano i genitori, è innegabile che l’intera compagine sociale riveste comunque un ruolo fondamentale nel fornire vincoli e possibilità in tal senso.

Quello che si vede oggi è un dilagante permissivismo in campo sessuale e una sorta di pressione affinché si diffondano istanze legate all’ideologia gender, al transessualismo, all’omosessualità e finanche alla pedofilia.

Leggendo questo, qualcuno potrebbe pensare che si stia esagerando. Eppure l’ultima notizia che arriva da Treviso non fa altro che confermare le nostre ipotesi. Solo che questa volta a vincere – seppure a metà, come vedremo – è stato il buonsenso dell’amministrazione locale. Leggiamo infatti su La Tribuna di Treviso: “«Sono oscene, con il patrocinio del Comune non usciranno mai». Con questa motivazione il vicesindaco Roberto Grigoletto, che ha anche il referato del sociale, ha stoppato la pubblicazione di tre cartoline anti-Aids, ideate dal coordinamento Lgbt di Treviso in occasione della giornata mondiale per la lotta all’Aids, che si celebrava il primo dicembre scorso“.

educazione-sessuale_Lombardia_distribuzione_gratis_preservativiDa un lato delle cartoline i disegni, dall’altra un testo che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) fornire indicazioni per la prevenzione dell’Aids. Aids che, è giusto ribadirlo anche se ne abbiamo già scritto, è diffuso soprattutto nelle comunità gay e che, in ogni caso, è dimostrato che non si debella favorendo l’uso del preservativo.

«Nessun problema per il testo», avrebbe risposto il vicesindaco al coordinamento Lgbt, «ma quelle immagini non possono essere diffuse con il patrocinio del Comune, che deve tener conto della sensibilità di tutti i cittadini»“. Le cartoline andavano infatti a raffigurare “[...] due ragazzi, uno a petto nudo e uno protetto da un’armatura – chiara metafora – che esibisce un preservativo; [...] una ragazzina stile «emo», nuda, che viene colpita, novella San Sebastiano, da frecce-siringhe; [...] tre coppie, anche gay e lesbo, che si baciano“.

I bozzetti sono quindi stati bocciati, mentre i testi verrano diffusi.

Una vittoria al 50% dunque, per la quale ci “congratuliamo” con l’intera Giunta di Treviso ... nella speranza che la prossima volta il loro coraggio sia ancora maggiore: il coraggio di distribuire volantini in cui si spieghi che per combattere l’Aids bisogna combattere la promiscuità sessuale!

Redazione

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