10/07/2016

Famiglia: conciliazione con il lavoro e... con le vacanze!

Un recente articolo di The Telegraph ci fa riflettere ulteriormente sul problema della conciliazione del lavoro con la famiglia.

Il fatto è che la cosa non riguarda solo le donne che lavorano, ma proprio tutta la famiglia in sé come comunità.

Infatti, in una società dominata dalla cultura della morte che è anti – famiglia, innanzi tutto,  oggi è  sempre più difficile trovare del tempo libero per trascorrere le vacanze tutti insieme. Spesso è difficile far conciliare le ferie dei due genitori con le vacanze dei figli. Non solo: nei periodi – anche lunghi – in cui le scuole sono chiuse, i prezzi sono di alta o altissima stagione, quindi le possibilità di viaggi e soggiorni in luoghi ameni si riducono drasticamente per buona parte delle famiglie con un tenore di vita non alto.

In Italia, alla fine, i genitori capita che facciano assentare per una settimana i figli dalla scuola. E con un po’ di criterio, di discrezione e ragionevolezza da parte dei genitori e della scuola,  di buona volontà da parte del ragazzino e la collaborazione dei compagni di classe (e magari di qualche insegnante) la cosa può non avere ripercussioni sull’andamento didattico dello studente. Ma in Inghilterra, il giornale citato ci informa che la  famiglia che fa assentare i figli da scuola senza un valido motivo rischia una multa di almeno 60 sterline. Bisogna mentire, addurre problemi di salute, e se  si viene scoperti si deve pagare.

Le statistiche riportate dall’articolo sono sconcertanti: le famiglie inglesi – alla fine dei conti – non riescono più a trascorrere le tradizionali vacanze insieme. I coniugi sono sempre più spesso costretti a prendere ferie separate per coprire tutte le vacanze scolastiche  canoniche dei figli. La famiglia è sostanzialmente disgregata. Il fatto di non riuscire a trascorrere del tempo di svago e di riposo insieme fa certamente del male ai rapporti tra i coniugi.

I nonni (soprattutto nei paesi nordici) sono spesso fuori gioco (non diciamo all’ospizio o alla clinica dell’eutanasia, per pietà): le famiglie “moderne” sono famiglie nucleari, sempre più frantumate.

Le donne sono sempre di più costrette a lavorare. E quando lavorano sono spesso costrette a posticipare la maternità o a rinunciarvi del tutto. Quando riescono a lavorare e ad avere dei figli trovano sempre più difficoltà a trascorrere del tempo insieme col marito e con tutta la famiglia. Il divorzio è semplice e veloce metodo per risolvere tanti problemi, la droga libera serve a non pensarci su più di tanto. Individui sempre più soli che “vivono per lavorare” (un tempo si doveva “lavorare per vivere”), ottimi consumatori di svaghi futili e cibi precotti, persone sole che vivono una vita virtuale nello schermo di uno smartphone ...

L’abbiamo detto e lo ripetiamo, signori: benvenuti ne Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley.

Francesca Romana Poleggi


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