01/08/2016

Famiglia: FdI a Roma adempie il Patto firmato con ProVita

Uno dei “Candidati per la Famiglia“, eletto al Consiglio Comunale di Roma, Maurizio Politi,  ci ha comunicato che ha cominciato a lavorare per la cultura della vita (e per i bambini), secondo le linee programmatiche del Patto che ha sottoscritto con ProVita.

Oggi, perciò, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, cui Politi appartiene, insieme a Fabrizio Ghera, Andrea De Priamo, Francesco Figliomeni, Giorgia Meloni e Rachele Mussolini, ha presentato un emendamento al documento sulle Linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale. Abbiamo contattato Politi che ci ha spiegato il contenuto essenziale della proposta, elaborata anche grazie al contributo di Federico Iadicicco, responsabile nazionale del dipartimento vita e famiglia di Fratelli d’Italia.

La famiglia è, ormai da tempo, sotto attacco da parte del pensiero unico nichilista, che tende a dipingerla come una forma vetusta di aggregazione sociale, non più capace di rispondere alle esigenze dei nostri tempi. Non si possono promuovere semplicemente politiche di sostegno alla famiglia come fosse una forma in via di estinzione, ma bisogna sviluppare un sistema di welfare che trovi la sua ragion d’essere nella famiglia come suo centro naturale.”

  • Quali strumenti concerti proponete a questo fine?

L’introduzione stabile e strutturale dei voucher per l’accesso ai servizi alla persona. E’ evidente a tutti che uno dei motivi del declino dell’Italia è la crisi della natalità che porta con sé enormi conseguenze di carattere politico, sociale ed economico. La causa delle poche nascite non può rinvenirsi solo e prioritariamente in motivazioni di carattere economico, perché sicuramente fattori culturali e sociali hanno avuto le loro responsabilità; nonostante ciò, non può non destare preoccupazione un sistema fiscale che, salvo rare eccezioni, tende a disincentivare le nascite caricando oneri impropri ed iniqui sulle famiglie. Roma Capitale, per quanto di sua competenza, può intervenire per invertire la tendenza. Per questo lavoreremo alla rimodulazione di tutte le imposte e tariffe comunali, agevolando le famiglie

  • Un esempio di azione pro famiglia?

Bisogna allargare il servizio degli asili nido, espandere il sistema potendo il pubblico e attraverso la formula delle concessioni e delle convenzioni con i privati, che costano molto meno rispetto ai nidi comunali. Chiaramente il comune deve occuparsi della formazione degli operatori e mantenere il monitoraggio dei servizi offerti. Bisogna intervenire sugli orari per renderli più flessibili e adeguati agli orari di lavoro attuali, perché oggi gli orari sono tarati sull’organizzazione del lavoro di 20 anni fa

  • Per le famiglie numerose?

Esenzione totale dalla retta del nido dal terzo figlio in poi. Affiancare al sistema integrato pubblico-privato gli “asili nido familiari”, sul modello delle tagesmutter a Bolzano o degli asili nido condominiali in Francia“.

  • E a proposito dei progetti scolastici che promuovono la sessualizzazione precoce dei ragazzini e l’indifferentismo sessuale?

Negli ultimi anni abbiamo assistito al proliferare di progetti scolastici integrati nei POF che hanno promosso, in maniera implicita ed esplicita, la cosiddetta “ideologia del gender”. Questa ideologia non solo non si poggia su basi scientifiche, ma si afferma attraverso la promozione esplicita della sessualità anche in età precoce, ed oltretutto promuove, attraverso i libri di testo, delle menzogne raccontate come verità a bambini la cui capacità critica è ancora in fase di costruzione. Intendiamo fermare questa strumentalizzazione, bloccando immediatamente tutti i progetti scolastici che abbiano come fine l’affermazione della suddetta ideologia, istituendo una commissione permanente composta da esperti che vagli i progetti futuri“.

  • Torniamo a parlare di denatalità: cosa proponete per le famiglie giovani?

Il prestito d’amore. Per invertire la rotta della denatalità, è necessario ridare fiducia ai giovani e valorizzare il vincolo stabile del matrimonio anche attraverso forme di incentivazione per le coppie che decidono di sposarsi nonostante le difficoltà. Per questo proponiamo l’introduzione di un prestito a tasso agevolato per le giovani coppie di sposi per sostenere le spese matrimoniali e dei primi anni di vita assieme. L’amministrazione comunale dovrà attivare apposite convenzioni con gli istituti bancari interessati al progetto“.

Ringraziamo Politi per aver onorato il Patto sottoscritto con ProVita. Ora attendiamo le reazioni del Consiglio Comunale romano e della On. Raggi.

Redazione

Qui potete scaricare il testo dell’emendamento in formato pdf.

 

 

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