13/01/2016

Famiglia: va aiutata, non attaccata e bistrattata!

Come abbiamo scritto spesso, anche recentemente riprendendo le parole di Assuntina Morresi, la famiglia è in crisi (sul piano economico, ma prima ancora su quello antropologico) e viene bistrattata in ogni modo. Oltre a non ricevere aiuti sul piano della sfera pubblica, infatti, la famiglia è anche costantemente sotto attacco: l’obiettivo pare essere quello di annullare il nucleo fondamentale della società, equiparando ad essa altre forme di unione che di “famiglia” non hanno proprio nulla.

Eppure, come scrivevamo, la famiglia costituisce un vantaggio per tutti, su più piani. Ed è per questo che lo Stato dovrebbe avere ogni cura e riguardo per tutelarla. Anche perché, fatto sempre poco preso in considerazione in quanto poco polically correct, è in seno alle famiglie (o, almeno, così sarebbe meglio che fosse) che nascono e crescono nuove vite.

Riprendiamo a tale proposito alcune frasi espresse da Nicolò Mardegan, presidente di NoixMilano, che ha delineato in maniera lucida lo stato della situazione e l’urgenza di ridare respiro all’unica famiglia che ha il diritto di chiamarsi tale. Perdere tempo discutendo di unioni civili, matrimoni gay e adozioni per persone dello stesso sesso non serve alle esigenze della maggior parte degli Italiani: la realtà è che la politica si sta impegnando a discutere su aspetti che riguardano una minoranza veramente risicata della popolazione. Il tutto a scapito delle famiglie normali, che finiscono per essere discriminate perché si danno per scontate, proprio in virtù della loro normalità.

La famiglia – ha affermato Mardegan – è il primo nucleo della società, origine dei gruppi che compongono una comunità e dunque la popolazione; la famiglia, con i figli, è anche il primo gradino sulla scala dei consumi: ne deriva che fare famiglie e avere figli non solo è sicuramente una gioia della vita, ma anche un motore che può rivitalizzare i consumi e far ripartire l’economia. È preoccupante dunque lo scenario presentato dal policy paper di Eupolis ‘La Famiglia oggi’, che dipinge un calo del numero medio di componenti delle famiglie in Lombardia (da 2,7 membri nel 1994 al 2,3 nel 2013) e l’aumento di coppie senza figli (da 26,6% a 34,5)“.

Per arginare questa deriva, la proposta avanzata da NoixMilano è quella di un reddito di gravidanza per le donne perché “[...] la politica è chiamata a fare delle scelte e la protezione delle mamme, agevolarle nel far nascere e crescere un bimbo, dovrebbe essere uno dei principali obiettivi di chi ama la vita che ha la fortuna di possedere. La regione ha annunciato pochi giorni fa il successo di aver mantenuto circa 850mila euro (per il primo semestre 2016) di risorse da destinare al fondo NASKO. Peccato che nel 2013 fossero oltre i 5 milioni. È questa la politica a sostegno della maternità e della famiglia? Sono rammaricato e spero sinceramente che si riesca a fare di più“.

La politica, lo Stato, non può guardare ai desideri dei singoli individui, bensì è chiamata a pensare alla famiglia, che è il vero nucleo e il vero snodo della società.

Senza famiglia, non ci sono bambini. Senza famiglia, viene meno il principale contesto affettivo ed educativo. Senza famiglia, le relazioni diventano fluide. Senza famiglia le persone finiscono per essere sole. Monadi autoreferenziali.

Conclude Mardegan: “Promuovere la famiglia naturale e sostenerla come nucleo (non dunque come singoli individui) significa avere l’ardire di sostenere un valore: quello dell’unione di due persone, che nonostante le difficoltà portano avanti un progetto di famiglia e si battono per garantire un’alta qualità di vita al totale dei componenti, inteso come un insieme indivisibile. Il relativismo che domina il nostro paese è anche frutto della mancanza di consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte, mentre con una famiglia e dei valori alle spalle si possono superare tutti gli ostacoli“.

Redazione

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