14/09/2017

Fecondazione artificiale per single e lesbiche in Francia?

Marlene Schiappa, ministro francese per la parità di genere, ha annunciato che proporrà una riforma della legge sulla fecondazione artificiale in modo da renderla accessibile a tutte le donne, anche a single (e a lesbiche).

Era nel programma elettorale di Macron  e la Schiappa (nomen omen?) ne parla come di una “una questione di giustizia sociale”, secondo Il Fatto Quotidiano. La fecondazione artificiale, insomma, deve essere un diritto di tutte le donne, anche single, anche se non sono sposate con un uomo.

La notizia ha suscitato il plauso dei Radicali dell’Associazione Luca Coscioni: una donna single (o lesbica) deve avere gli stessi diritti di una sposata. L’Italia dovrebbe imparare dalla Francia come si applica il principio di uguaglianza e dovrebbe definitivamente smantellare quel poco che resta della legge 40, che – per esempio – vieta la fecondazione artificiale ai single – appunto – e vieta l’utero in affitto.

Strana concezione del principio di uguaglianza che hanno i radicali: una single è certamente una persona con pari dignità rispetto a una coniugata, ma non è uguale, perché non è nella stessa condizione: alla single manca un marito, cioè un uomo che si sia preso l’ impegno “serio” e reciproco (purtroppo ormai non è più definitivo) di amarla, rispettarla, sostenerla e condividere con lei la responsabilità per i figli che verranno. Anche per la lesbica vale la stessa cosa: non ha un uomo come compagno di vita.

Perciò al malcapitato protagonista della intera vicenda – totalmente ignorato da Macron, Schiappa, e radicali: evidentemente per lui il principio d’uguaglianza non conta, né ha diritto a un padre e una madre, lui – il bambino, il piccolo sopravvissuto all’ecatombe necessaria per la fecondazione artificiale, viene negata scientemente e premeditatamente la presenza di un padre.

Tanti bambini orfani o figli di divorziati o di ragazze madri crescono benissimo senza un padre?

Giusto. Tante persone crescono benissimo anche senza braccia o senza gambe. Ma non è un buon motivo per amputare tutti i neonati.

Redazione


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