14/05/2017

Festa della Mamma (una sola e non concetto antropologico)

Oggi è la Festa della Mamma. A ogni mamma giungano quindi gli auguri della Redazione di ProVita.

Anche se c’è chi vorrebbe che la mamma fosse un concetto antropologico, anche se c’è chi vorrebbe che ci fossero due (o più...) mamme, noi siamo di quelli un po’ retrò che credono fermamente che di mamma ce n’è una sola.

Quest’anno, poi, con la legalizzazione dell’eutanasia in vista, facciamo un augurio particolare alle mamme un po’ più attempate: perché la mamma è sempre la mamma, e non una macchina che a un certo punto si rottama.

Lasciamo la parola un poeta, anche lui un po’ retrò, ma interprete di quei buoni sentimenti che per noi vanno sempre e comunque coltivati.

A mia madre

Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lacrime e gli affanni;
Mia madre ha sessant’anni,
E più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
Che non mi tocchi dolcemente il core;
Ah se fossi pittore
Farei tutta la vita il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
Perch’io le baci la sua treccia bianca,
O quando inferma e stanca
Nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

Ma se fosse un mio prego in cielo accolto
Non chiederei del gran pittor d’Urbino
Il pennello divino
Per coronar di gloria il suo bel volto;

Vorrei poter cangiar vita con vita,
Darle tutto il vigor degli anni miei,
Veder me vecchio, e lei
Dal sacrifizio mio ringiovanita.

Edmondo De Amicis


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#chiudeteUNAR

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