15/10/2016

Figli sì, o figli no? Arrivano le “feste da vasectomia”

Fare figli? E per quale motivo limitare la propria libertà personale e obbligarsi in una relazione che sarà “per sempre”, volenti o nolenti?

Non se ne parla. Fare figli è da conformisti, dicono. E anche da masochisti, ovviamente.

Questa convinzione è sempre più radicata – e accettata – nella mentalità comune, oramai assuefatta all’inverno demografico che si protrae dalla metà degli anni Novanta.

Sulla scorta di questo, il movimento No Kid sta diventando sempre più audace: pare che dovremmo abituarci a sentire parlare di sterilizzazione per chi non vuole avere figli (che si pratica già da un po’), ma anche alla moda del momento, riporta il quotidiano The Sun: le feste per “celebrare” la propria sterilizzazione, o quella del proprio marito o compagno.

Ma se queste “feste da vasectomia” non bastassero, ecco un altro fenomeno direttamente collegato: annunciare con gioia di aver preso un animale, o comprato una macchina, o altri oggetti... gli annunci di matrimonio e di nascite sono ormai cosa vecchia, da rigettare. La modernità non concepisce più la differenza tra l’enorme dignità delle persone e quella di un animale e vive nel materialismo più sfrenato... di cosa ci stupiamo, quindi?

Il movimento di persone che decidono di non avere figli trova una sorta di manifesto nel libro No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli, della scrittrice e psicanalista francese – madre di due figli! – Corinne Maier. Il condensato, in 20 punti, della mortifera teoria di questa donna è un insieme di luoghi comuni (a partire dal classico: «Ci sono già troppi bambini sul pianeta»), di frustrazioneSarete inevitabilmente delusi dai vostri figli» o anche «Diventerete dispensatrici ambulanti di cibo») e di problemi personali non risolti (che portano la scrittrice, esattamente come fanno gli adolescenti, a formulare improbabili generalizzazioni tipo: «Le famiglie sono un incubo»). Scorrendo l’elenco verrebbe quasi da ridere per la banalità delle affermazioni, se non fosse che vi è chi ci crede veramente.

Quanti dichiarano di non volere figli e agiscono in tal senso, con la sterilizzazione chirurgica o con altri metodi, mettono in evidenza il disorientamento in cui siamo immersi. Gli uomini e le donne hanno smarrito la loro identità maschile e femminile e, con essa, la vocazione alla paternità e alla maternità. Un dato, questo, che va ad aggiungersi alla perdita di valori quali quelli della famiglia e della vita, ma anche quelli del sacrificio, del dono di sé, della forza di volontà...

Eppure, se si ha il coraggio e l’onesta di andare un po’ più in profondità, la verità che emerge è diversa: tanti uomini e tante donne ritrovano se stessi e si sentono pienamente realizzati proprio nel momento in cui mettono al mondo un figlio, dimenticando se stessi e prendendosi la responsabilità di questa nuova vita.

La vita si compie donandosi: al proprio coniuge, o ai propri figli, o per un ideale grande... tutto il resto sono illusioni, frutto della mentalità corrente, che non corrispondono all’alta dignità umana.

Ce ne accorgeremo, prima che sia troppo tardi?

Teresa Moro

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