14/12/2016

Gender a scuola, con la Fedeli al MIUR: parla Brandi

Il presidente di ProVita Onlus, Toni Brandi, ha avuto modo di puntualizzare – in un’intervista rilasciata a Pier Luigi Pellegrin di Radio Padania, nella rubrica “Il punto politico” – il pensiero dell’Associazione (già espresso in questo Comunicato Stampa) in merito alla nomina di Valeria Fedeli, paladina dell’ideologia gender, a Ministro dell’Istruzione.

ProVita è fortemente preoccupata rispetto alla piega che stanno prendendo gli eventi, ma nel contempo continua a vigilare, nell’interesse di tanti bambini e di tante famiglie, affinché si impedisca la propaganda dell’ideologia gender nelle scuole.

Qualche mese fa, nel pieno della campagna referendaria, Valeria Fedeli aveva dichiarato pubblicamente che se avesse vinto il NO al referendum costituzionale non sarebbe rimasta a “scaldare” una poltrona. Una dichiarazione smentita dai fatti: «Trovo sorprendente – ha dichiarato Brandi – l’alto livello d’ipocrisia di queste persone – che sembrano non avere princìpi. [...] Mi viene da ridere quando sento che dicono che fanno quel che fanno per responsabilità. Per responsabilità verso chi? Loro hanno una unica responsabilità: quella di andarsene a casa!».

Il referendum, rispetto al quale ProVita aveva preso la posizione per il NO per ragioni etiche e bioetiche (si pensi alla Cirinnà o al ddl sulle terapie riparative o all’ipotesi di legge sulle droghe leggere, o sull’eutanasia o sulle adozioni gay, il gender a scuola...), ha messo in evidenza che il 60% degli italiani non vuole questi politici: ma stanno tutti ancora qua.

«Sul gender e sulle adozioni gay – ha proseguito quindi il presidente di ProVita – la maggior parte degli italiani sono contrari! È pazzesco quello che sta succedendo perché stanno capovolgendo tutto. E io quello che spero con tutto il cuore è che vi sia una grande coalizione delle forze del NO, che vengano dall’estrema sinistra o dall’estrema destra non importa, solo per difendere i bambini, che siano tutti uniti perché questo Governo deve passare velocemente. [...] È il quarto Governo che è tenuto in piedi da un Parlamento delegittimato dagli italiani».

Interrogato sul futuro che si prospetta con Valeria Fedeli, proveniente dall’estrema sinistra e firmataria di un ddl sull’educazione gender, come Ministro dell’Istruzione, Brandi ha risposto che «la Fedeli è stata la prima ha proporre un disegno di legge per spendere 200 milioni per l’educazione secondo una prospettiva gender, obbligatoria, nelle scuole»... il che ovviamente non depone a suo favore.

Quindi, Brandi ha dato evidenza dell’intervento di ProVita alla Commissione Cultura della Camera in merito a sette progetti di legge che promuovono l’ideologia gender, intervento che era stato ostacolato in modo molto scorretto. «È una vera e propria tirannia – ha quindi amaramente chiosato Brandi -. E con la Fedeli come Ministro dell’istruzione ci possiamo aspettare il passaggio di questi progetti di legge molto, molto velocemente».

La situazione si presenta dunque preoccupante. Ma ProVita non è disposta ad arrendersi: di qui un ulteriore appello di Brandi a tutte lo forze contrarie al gender di unirsi e reagire fortemente, magari scendendo un’altra volta in piazza. Questo perché il tema dell’educazione sessuale e affettiva interessa tutti: i nostri figli, i nostri nipoti, la società del domani...

«Sempre avanti per i nostri bambini!», ha concluso con energia e determinazione il presidente di ProVita.

Qui l’audio integrale dell’intervista.

Redazione


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