20/12/2016

Gender, Fedeli e referendum: Brandi a Radio Kolbe

Esito del referendum, nuovo governo, pericolo gender, prospettive future... sono stati questi alcuni dei temi trattati dal presidente di ProVita Onlus Toni Brandi nel corso di un’intervista rilasciata a Lino Eupani di Radio Kolbe, nell’ambito del programma “Speciale Radio Kolbe“.

Un dialogo di poco più di dieci minuti, ma che ha permesso a Brandi di chiarire ancora una volta che ProVita è vigile e attenta, sempre pronta a difendere i bambini e le famiglie.

Interrogato circa il suo pensiero in merito al nuovo Governo, Brandi ha affermato: «È una grande vergogna [...] In particolare, la Giannini è stata sostituita da Valeria Fedeli che non ha né la laurea, né la maturità e che è la promotrice – diciotto mesi fa – di un disegno di legge che vorrebbe introdurre l’educazione obbligatoria del gender nelle scuole, con una spesa di almeno 200 milioni. Quindi è molto triste, ma tutto ciò ci chiama alla battaglia perché è veramente una vergogna».

Il gender, infatti, non solo esiste veramente ma è anche un’ideologia molto pericolosa e subdola, dalla quale è doveroso preservare i nostri bambini per il bene loro e della società del futuro.

Secondo alcuni è inutile “piangere” ora, perché la situazione attuale – con la formazione del Governo Gentiloni – altro non sarebbe che l’esisto della vittoria del NO al referendum. Ma questo ragionamento è sbagliato alla base, in quanto il quesito referendario aveva come primo obiettivo quello di bloccare la pessima riforma costituzionale targata PD, e solo come conseguenza secondaria ha determinato le dimissioni di Matteo Renzi e la formazione del nuovo Governo.

«Abbiamo però un Parlamento che non rappresenta più il popolo e che, anzi, è stato delegittimato dagli italiani», ha affermato quindi Brandi, auspicando che si arrivi a nuove elezioni per il mese di marzo.

Il caso del ministro pro-gender Fedeli, che non ha qualifiche, al Ministero dell’Istruzione è un fatto che può succedere solo in Italia. L’attacco al popolo del Family Day è evidente.

Certamente sono utili le iniziative di raccolta firme per chiedere le dimissioni della Fedeli, ma per Brandi la cosa più opportuna sarebbe «[...] che le forze dell’opposizione si mettessero assieme per chiedere in Parlamento le dimissioni della Fedeli».

«Il grande pericolo è che questo Governo voglia far passare, in poche settimane, una delle sette proposte di legge che vogliono far entrare l’educazione gender obbligatoria nelle scuole. E inoltre l’omofobia, l’eutanasia e altre leggi che vanno contro la famiglia e il bene comune. Questo è il grande pericolo!», ha affermato con tono deciso il presidente di ProVita.

È pur vero che un governo provvisorio in genere non si occupa di temi etici, ma pensa a questioni che richiedono una soluzione immediata. Ma oramai la moralità e il pudore dei nostri politici pare non esistere più, quindi tutto è possibile.

Noi di ProVita lo abbiamo sempre detto e continueremo a ripeterlo: «Non toccate i nostri bambini, il gender nelle scuole non deve entrare!». E non è detto che a breve possa esserci una grande manifestazione di tutte le forze che hanno votato NO al referendum per chiedere le elezioni subito e tornare a scegliere i propri politici.

Rimaniamo ottimisti, il gender e le altre ideologie sono destinate a fallire. Il 2017 sarà un anno importante!

Qui è possibile riascoltare l’intervista, dal min. 24:45 al min. 38:30.

Redazione


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