10/05/2018

Genitori al primo posto, in Alberta

I genitori sono i primi educatori dei figli: è in famiglia che i piccoli vengono educati secondo i valori che i primi responsabili del loro benessere hanno più a cuore e le altre agenzie educative (la scuola, su tutte) hanno il dovere di rispettare queste decisioni.

Tuttavia questo ordine è oggi poco rispettato e i genitori spesso si trovano costretti a “difendersi” e a vigilare su quanto viene insegnato ai propri figli, soprattutto in tema di sessualità e di moralità religiosa, ma in realtà anche rispetto a tanti altri temi (si pensi, solo per fare qualche esempio, agli eventi storici dipinti secondo una precisa ideologia, piuttosto che alla questione del “femminismo” oppure a Leopardi dipinto come un cattolico depresso...).

In Alberta, in Canada, le cose si apprestano tuttavia a cambiare, grazie all’approvazione di due risoluzioni che rimettono al centro i genitori, approvate lo scorso fine settimana promosso per votare la piattaforma del nuovo Partito conservatore unito, sotto la guida di Jason Kenney, che si va a contrapporre alla politica liberale del NDP (Alberta New Democratic Party).

Riporta LifeSiteNews: «Le basi, durante la convention, hanno trasmesso un messaggio forte e chiaro: l’ingerenza dell’Ndp nelle scuole e la negazione dei diritti dei genitori è andata avanti abbastanza a lungo. Kenney ha ricevuto una standing ovation quando ha affrontato questa questione nel suo discorso. “Se l’NDP cerca di introdurre clandestinamente delle politiche in classe attraverso il curriculum, metteremo il curriculum nel trituratore!”, ha tuonato».

Due, dunque, le risoluzioni che sono state approvate: la 30 con il 57% del favore e la 148 addirittura con il 76%. 

Nella risoluzione 30 si afferma che «i genitori dovrebbero essere informati quando i loro figli sono coinvolti in qualsiasi argomento di natura religiosa o sessuale». La 148, invece, interessa il tema dell’aborto e recita: «Il partito conservatore unito ritiene che il governo di Alberta dovrebbe garantire che tutti i bambini minori siano protetti dai danni richiedendo il consenso di un genitore o di un legale tutore per tutte le procedure mediche invasive eseguite su un minore», come l’aborto, appunto.

Insomma, in materia di educazione sessuale, di religione e di salute i genitori sono i primi responsabili dei loro figli e sono coloro che possono provvedere al meglio al loro benessere complessivo.

Vediamo come evolverà la situazione: di certo un messaggio è stato lanciato.

Redazione

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