20/11/2018

Giornata infanzia, Santori (Lega): « Famiglia e bambini centrali per noi »

È stata inaugurata a Roma la prima sezione della Lega, in zona Ponte Milvio. Molte le persone intervenute alla cerimonia che ha previsto anche la benedizione da parte di un sacerdote. L’obiettivo del partito di Salvini è ora quello di radicare sempre di più la Lega nella Capitale, con l’apertura di almeno una sede in ogni municipio per garantire un contatto diretto con i cittadini. Pro Vita ha incontrato l’ex consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, oggi fra i dirigenti regionali della Lega, il quale ha confermato l’impegno suo e del partito in difesa della vita e della famiglia naturale.

La famiglia naturale sembra tornata al centro dell’azione di governo grazie alla Lega e al ministro Fontana. Come giudica gli annunciati provvedimenti in favore della natalità che proprio Fontana ha inserito in manovra?

«Non c’è dubbio, con la Lega la famiglia naturale sta tornando centrale e questo è importante sotto due diversi aspetti. A livello culturale perché è fondamentale ribadire che la famiglia è soltanto quella formata da un uomo e da una donna, da un padre, una madre e dei figli, ed è questa che deve essere aiutata dallo Stato, iniziando da quelle più bisognose. Poi a livello di governo è stato essenziale aver istituito un Ministero ad hoc che è stato anche riempito di contenuti e di fondi, cosa che non avveniva in passato quando alcuni ministeri sembravano esistere soltanto sulla carta. In questo caso invece i contenuti ci sono e i fondi pure, visto che Fontana ha annunciato misure concrete in favore della natalità, che in Italia rappresenta oggi un’emergenza considerando che sta sfiorando lo zero. È ora importante aiutare il ministro Fontana ad avere ancora più risorse da investire sul valore della famiglia».

Lei è stato anche consigliere alla Regione Lazio. Come viene invece trattata oggi la famiglia da parte della Giunta Zingaretti?

«Le politiche regionali sono purtroppo molto deboli, perché indirizzate maggiormente al mondo Lgbt, e basta andare a vedere a chi sono stati indirizzati molti finanziamenti degli ultimi cinque anni per rendersene conto. Anche gli interventi rivolti a combattere la povertà non sono mai veicolati prioritariamente per sostenere le famiglie. Appare evidente come fra noi e Zingaretti vi sia una forte divergenza, di natura non soltanto politica ma soprattutto culturale, legata proprio a una opposta visione della società. Una visione, quella del Governatore, che rischiamo ora di veder riproposta a livello nazionale se Zingaretti riuscirà a vincere il congresso del Pd e ad essere eletto segretario. Questo è un problema molto serio perché, ogni volta che la sinistra è andata al governo, le politiche per la famiglia sono state del tutto assenti, come dimostra anche il calo demografico provocato dalla crisi della natalità».

Cosa pensa della decisione del sindaco Virginia Raggi di censurare i manifesti di Pro Vita Generazione Famiglia contro l’utero in affitto?

«Quei manifesti non hanno offeso nessuno. Direi che hanno invece lanciato un messaggio di assoluto buon senso. Pro Vita e Generazione Famiglia hanno soltanto fotografato la realtà dei fatti, ossia il rischio di ridurre il bambino a una merce, da ordinare e acquistare come un qualsiasi prodotto di fabbricazione. Tutti si stanno rendendo conto di aver commesso un grandissimo errore nell’aver votato la Raggi. Purtroppo tanti elettori di destra l’hanno sostenuta al ballottaggio pensandola vicina alle loro posizioni, scoprendo invece poi che il sindaco di Roma ha una visione politica molto simile a quella della sinistra radicale. Anche la censura contro i manifesti di Pro Vita sta a dimostrarlo».

Oggi ricorre la giornata mondiale dell’Infanzia. Quale messaggio si sente di lanciare?

«Penso che oggi il rischio più grande per i bambini sia quello di portarli a credere che tutto sia normale, anche essere acquistati come un prodotto da supermercato con il ricorso all’utero in affitto. La vera sfida oggi è invece far capire loro che non tutto è normale nella vita, e che per esempio due uomini non possono fare da madre, così come due donne non potranno mai essere padri. I bambini rischiano di essere educati nella confusione, senza più punti di riferimento e valori da seguire. È ciò che vorrebbero personaggi come la Raggi che preferiscono censurare pur di nascondere l’amara verità, quella di un mondo a rovescio che tanti come lei stanno contribuendo a costruire».

Americo Mascarucci

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