12/10/2017

I genitori di Charlie: solidarietà con chi ha perso un bambino

Siamo nel pieno della Settimana di consapevolezza del trauma per la perdita di un bambino, che si svolge in molti Paesi del mondo (Inghilterra, Stati Uniti, Australia, Norvegia etc..) ogni anno dal 9 al 15 Ottobre.

LifeAid di Steadfast Onlus ha rilanciato una bella iniziativa  di cui abbiamo parlato anche l’anno scorso e a cui aderiamo molto volentieri: accendiamo una candela!

Abbiate la pazienza di leggere questo post fino alla fine...

“Un’onda di luce per non dimenticare. Una settimana per informare e sostenere.”

Emmanuele Di Leo ha spiegato che in questo modo «Accogliamo pienamente l’invito fatto dalla famiglia di Charlie Gard nella volontà di accrescere la consapevolezza sul trauma che tante famiglie subiscono con la perdita di un figlio. Già da tempo in Italia alcune associazioni si erano fatte promotrici di una proposta di legge “Istituzione della Giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale” (atto camera 4870 del 10.01.12). Oggi vogliamo anche noi sottolineare nuovamente l’importanza del supporto che queste famiglie dovrebbero ricevere. L’Italia sembra ancora molto lontano da una reale consapevolezza sul significato della perdita di un bambino in gravidanza o subito dopo il parto, sugli aspetti medici atti a prevenire morti che si possono evitare e sul trauma che tali lutti incidono nella vita della famiglia che li subisce”.

Per questo è molto importante che la gente conosca la realtà dell’hospice perinatale e di un’associazione come “Il Cuore in una Goccia” 

Osserva il presidente di Stedafast che questa è l’occasione per creare solidarietà con e tra i genitori che hanno dovuto passare una esperienza tanto devastante, in particolare incentivare il sostegno alla rielaborazione del lutto (oggi si tende a banalizzare l’aborto spontaneo, che invece è un dolore grande per le madri e le famiglie coinvolte); aumentare la consapevolezza sui problemi che riguardano la gravidanza e i problemi di salute che affliggono i bambini prima e dopo la nascita; rendere pubblico ciò che già fanno le organizzazioni che si occupano della cura e del sostegno dei bambini con problemi perinatali e dei loro genitori:

in Italia abbiamo Il Cuore in una Goccia, appunto.

Cuore_Goccia_Copertina_Maggio2016_Notizie-ProVita
La nostra Rivista ha dedicato il numero di Maggio 2016 alla fondazione del prof. Noia.

Dalla sensibilità e dalla competenza scientifica di fama internazionale del prof. Giuseppe Noia, è nato a Roma – dapprima al Policlinico Gemelli, ma poi ha cominciato a proliferare in diverse altre città –  l’hospice perinatale come risposta scientifica, etica e umana alla diagnosi infausta prenatale.

La Fondazione “Il Cuore in una Goccia”, voluta dallo stesso Noia, da sua moglie Anna Luisa e da Angela Bozzo, affianca l’hospice per favorire, sostenere e promuovere l’attività di ricerca scientifica e una cultura scientifica e testimoniale, impegnandosi in iniziative di servizio, formazione, ricerca e diffusione di una cultura preconcezionale, prenatale e postnatale che tuteli la vita e la salute della madre e del bambino.

La Fondazione, a carattere interdisciplinare, si rivolge a ostetrici, ginecologi, medici, psicologi, psicoterapeuti, operatori sanitari e anche a persone non facenti parte del mondo medico che, come singoli o come famiglie, incoraggiano e sostengono l’opportunità di integrare la conoscenza professionale, le competenze e l’esperienza testimoniale con la Fede legata al Magistero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

“Il Cuore in una Goccia” si impegna a sostenere concretamente tutte le donne, in gravidanza e non, attraverso tre braccia operative, il braccio medico-scientifico, quello di supporto familiare e testimoniale e la preghiera , in tre aree di intervento – l’ambito preconcezionale, l’ambito prenatale, l’ambito postnatale – e operando a livello di prevenzione, informazione, terapia e accompagnamento.

Come partecipare alla Settimana di consapevolezza del trauma per la perdita di un bambino:

– Rompi il silenzio:, cambia l’immagine del tuo profilo Facebook, Twitter, Instagram, Website, Intranet, Messenger, Whatsapp, ecc..; parlane con un amico o con chi pensi possa essere interessato;  indossa una spilla con il fiocco bicolore rosa/azzurro; utilizza l’hastag #babyloss;  condividi la tua storia raccontando chi e come ti ha aiutato a superare il lutto usando al massimo 150 parole e inviala a [email protected].

– il 15 Ottobre partecipa all’evento “Wave of Light” (onda di luce)

Il 15 Ottobre è l’ultimo giorno della settimana di consapevolezza al trauma per la perdita ma è anche la Giornata Internazionale per la gravidanza e il ricordo dei bimbi persi ed è riconosciuta in tutto il mondo.
Per prendere parte alla manifestazione “Wave of Light”  basterà accendere una candela alle 7.00 di sera ora locale e lasciarla bruciare per almeno 1 ora.
Potrai così unirti a noi e a tutte le famiglie del mondo nel ricordo dei bimbi che ci hanno lasciato troppo presto. In qualunque luogo lo farai sarai parte dell’Onda di Luce.
Fai una foto alla tua candela e postala su Facebook utilizzando l’hastag #WaveofLight alle 19:00 ora locale.

Redazione


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