17/05/2016

Il matrimonio aiuta nella lotta contro il cancro

Una nuova ricerca, della parla Science Daily, ha evidenziato un legame tra l’essere sposati e l’avere una vita più longeva: anche tra i malati di cancro il matrimonio produce effetti benefici.

Lo studio è stato pubblicato su Cancer, una rivista peer-reviewed dell’American Cancer Society.

Un team guidato dalle dottoresse Scarlett Lin Gomez, del Servizio di Prevenzione del Cancro del Cancer Institute della California, e Maria Elena Martínez, della Scuola di Medicina di San Diego dell’Università della California, ha valutato le informazioni raccolte su quasi 800.000 adulti  cui è stato diagnosticato il cancro negli anni dal 2000 al 2009, e che sono stati seguiti fino al 2012.

I ricercatori hanno scoperto che i malati non sposati hanno tassi di mortalità più elevati rispetto ai pazienti sposati. Per i celibi, il tasso di mortalità è del 27 per cento più alto, per le nubili, il tasso è del 19 per cento più alto.

Questi risultati sono stati giustificati solo in minima parte dalle maggiori risorse economiche di chi può contare (anche) sul reddito del coniuge o sulla sua assicurazione sanitaria.

L’effetto benefico del matrimonio differisce anche tra i gruppi razziali o etnici: i bianchi risentono del beneficio in misura maggiore rispetto agli ispanici e agli asiatici.

I ricercatori comunque sottolineano che l’importanza di questo loro lavoro è data dal fatto che per la prima volta si raffronta l’effetto del tenore di vita e quello del matrimonio sulla capacità dei pazienti di lottare contro i tumori e si è visto essere determinante il poter condividere i problemi legati alla malattia con una persona fedele e presente, più che l’aver denaro in abbondanza.

Negli Stati Uniti cresce il numero dei non sposati e cresce il numero dei malati di cancro, anche per via dell’invecchiamento della popolazione. La ricerca è quindi è utile affinché i pazienti non sposati possano ricevere interventi psicoterapeutici mirati per sopperire alla mancanza di un marito o di una moglie, e aumentare così le loro probabilità di sopravvivenza.

Redazione


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