Dove sta la Buona Notizia in uno stupro? A prima vista, da nessuna parte. Eppure Louise ci insegna che si può superare il trauma, e che la vita vince sul dolore e sulla violenza.
Gli psicologi direbbero che la ragazza ha esercitato la resilienza: è riuscita a reagire in maniera positiva di fronte a una situazione negativa, senza perdersi d’animo e cadere nella depressione e in atteggiamenti nocivi per sé e per le persone che le stavano attorno.
Louise è stata stuprata. Stuprata da una persona che conosceva. Da questa brutale violenza è nata una nuova vita che – ed è qui la Buona Notizia – la giovane ha deciso di non stroncare sul nascere, ma ha deciso di portare a compimento. Afferma in un video commovente prodotto per Choiche42 (“Choice for Two”), un’organizzazione prolife canadese, e rilanciato da LifeSiteNews: «Una vita innocente è nata dall’intento di un uomo di farmi del male. Ma la mia bambina non mi ha fatto male. Mi ha fornito anzi la guarigione e la crescita e nuove esperienze che non pensavo potessero accadere nella mia vita. Lei non deve pagare [...]».
Continua la ragazza: «Quando la gente dice l’aborto è necessaria nei casi di stupro, sento che è molto ingiusto. [...] Sono così grata ho preso la decisione di avere mia figlia, perché lei mi ha portato tanta gioia. Ogni giorno mi sveglio ad un bel sorriso e, se non avessi preso questa decisione, avrei solo un disastro nel mio cuore».
Scegliere la vita non è sempre facile, spesso richiede un atto di coraggio che non si crede di avere. Ma è la scelta giusta, della quale non ci si pentirà mai.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: LifeSiteNews
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