03/04/2017

La Buona Notizia #689: un “poker” di buone notizie in Ungheria

In realtà questa non è una Buona Notizia, ma sono quattro buone notizie!

Sono recenti piccoli-grandi successi del bene sul male, in Ungheria, un paese che  sa bene cosa vuol dire essere dominati dal male, visti i 50 anni di dittatura che ha dovuto subire.

Ce ne dà notizia Gáspár Frivaldszky, da anni impegnato con la moglie Edit nella buona battaglia per la vita e per la famiglia.

1. La scorsa settimana, la Commissione Giustizia del Parlamento ungherese ha bocciato  la ratifica della Convenzione di Istanbul. I politici sono stati spinti anche da una petizione firmata da più di 6000 cittadini.

2. Giovedì il settimanale più popolare del paese, Heti Válasz ha pubblicato un’intervista a un professore di studi di genere della  Central European University, che spiega l’inconsistenza scientifica dell’ideologia gender.

3. Sabato ho ricevuto una lettera del Vice Ministro della Giustizia che mi comunicava che il governo ha accettato le mie argomentazioni e ha collocato le unioni civili tra le persone dello stesso sesso fuori dal capitolo intitolato “Famiglia” del nuovo Codice di diritto internazionale privato: verrà formulato un capitolo a parte.

4. Un libro di (dis)educazione sessuale per bambini di 6 anni, con immagini estremamente esplicite – troppo esplicite – per quella età, è stato ritirato dai negozi dalla stessa casa editrice, dopo che una petizione popolare in tal senso ha raggiunto 11.000 firme in pochissimi giorni.

Insomma, la voce della gente a quanto pare conta, almeno in Ungheria.

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Gáspár Frivaldszky
(traduzione della lettera inviata in Redazione non rivista dall’Autore)


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