La Buona Notizia di oggi ha per protagonista la piccola Emily Rose Hollins, che recentemente è tornata a casa dopo essere venuta al mondo fortemente prematura cinque mesi fa.
Emily aveva fretta di nascere: a soli cinque mesi, e con lo scarsissimo peso di 12 once (340 grammi!), ha sorpreso tutti e ha guadagnato il record di bambina più piccola sopravvissuta all’Innris Baptist Medical Center di Oklahoma City.
Buona Notizia su Buona Notizia
La vittoria della vita è già di per sé una Buona Notizia. Ma la storia di Emily è speciale per più di un motivo: la piccola, infatti, ha rischiato di essere abortita, in quanto a sua madre era stato diagnosticato un deficit renale al quattro stadio ed era in attesa del trapianto di organi.
La madre, sostenuta dalle infermiere, scelse per la vita. E poi la vita ha scelto per Emily, ripagando la madre del coraggio dimostrato. Ora la donna afferma, riferendosi alla figlia: «Semplicemente sapere cosa ha attraversato e dove è oggi ... questo è un miracolo!».
Il mondo della prematurità è in continua evoluzione e la scienza – in questo caso, la “buona scienza” – sta facendo enormi passi in avanti. Con le conoscenze attuali, i medici riescono a salvare il 23% dei bambini nati alla 22esima settimana (secondo una ricerca del New England Journal of Medicine del 2015) e sono sempre di più anche i bambini che sopravvivono alla 23esima settimana; così come sono in aumento i piccoli che non riportano alcun danno permanente. Tutto questo, nonostante in molti ancora si “ostinino” a tenere come limite della vitalità dei prematuri le 24 settimana di gestazione...
Auguriamo dunque a Emily e alla sua famiglia una vita ricca e serena... e a domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: LifeNews
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