03/08/2017

La Buona Notizia #741 – Milano aiuta le neo-mamme

La Buona Notizia è che (almeno) qualche Regione d’Italia ha ancora a cuore il futuro del nostro Paese e aiuta – in maniera concreta, ma non solo – chi s’incammina sul sentiero della maternità e paternità.

Il Comune di Milano ha infatti introdotto nuove misure di sostegno al reddito, cui si affianca «l’avvio di uno sportello di informazione e di un servizio di consulenza psicologica e sostegno a gruppi di auto aiuto per i genitori che vivono la perdita di un bimbo prima e immediatamente dopo la nascita».

Questi i dettagli “tecnici” della Buona Notizia di oggi, sia per il reddito maternità, sia per il Baf:

  • Per chi ha avuto un figlio dopo aprile 2017, risiede a Milano e ha un Isee fino a 17.000 euro (un po’ troppo basso... ndR) è previsto un “premio” di 1.800 euro. La richiesta va mandata a [email protected] e i soldi saranno erogati in autunno
  • Per chi ha avuto un figlio prima di aprile, «il sostegno al reddito è stato attuato con buoni spesa di uguale importo (150 euro al mese) richiesti tramite i Caf convenzionati»
  • Oltre a questo, c’è il Buono di assistenza familiare (Baf): può essere richiesto a titolo di rimborso spese (1.500 euro una tantum) da chi si avvale di una badante, di una tata o baby sitter in regola

Siamo quindi di fronte a una Buona Notizia ma che lascia in parte perplessi, se si allarga lo sguardo agli altri Stati vicini a noi. La Germania e la Francia, solo per fare due esempi, hanno capito già anni fa che investire sulle famiglie – con assegni mensili per ogni figlio indipendentemente dal proprio reddito e anche per le mamme che scelgono di stare a casa dal lavoro – non è una perdita, bensì costituisce un vantaggio a lungo termine. L’Italia arriva sempre in ritardo ma, guardando il bicchiere mezzo pieno, è importante che prima o poi si allinei: è vero, infatti, che qualche centinaia di euro al mese non cambiano la cultura denatalista che ormai influenza il nostro modo di pensare, ma di certo non guastano... anche perché i dati di realtà ci dice che molte giovani mamme starebbero volentieri a casa con i propri bambini.

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Redazione

Fonte: AdnKronos


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