25/09/2017

La Buona Notizia #768 – I Down fanno bene all’impresa

Spesso la rubrica de La Buona Notizia ha avuto per protagoniste persone con la sindrome di Down: bambini fatti nascere e non abortiti, piccoli diventati il volto di note pubblicità, ragazzi andati a vivere da soli, giovani inseriti nel mondo del lavoro... la ricchezza che nasce e gira attorno alle persone con la sindrome di Down è veramente tanta.

La Buona Notizia di oggi vuole fornire un’ulteriore descrizione del beneficio che le persone con trisomia 21 possono apportare, soffermandosi nello specifico sul mondo del lavoro.

Il rapporto che vi presentiamo è stato elaborato dalla McKinsey & Company, società internazionale di consulenza manageriale di chiara fama, già nel 2014 ed è così sintetizzabile: se l’impresa coinvolta è preparata e strutturata per accogliere una persona con Sindrome di Down, il suo ingresso avrà una ricaduta benefica su tutto l’ambiente, sia in termini relazionali, sia organizzativi, sia – last but not least – in termini di produttività.

Il punto della “preparazione” e della “strutturazione” è molto importante: oggigiorno tante legislazioni obbligano le imprese ad assumere persone con disabilità, ma spesso la scelta ricade su persone con disabilità fisiche o sensoriali, che sembrano essere figure maggiormente “spendibili” in alcuni ruoli.

Tuttavia, si può leggere nel rapporto: «[...] quelli che hanno assunto persone con disabilità intellettiva hanno scoperto che queste persone possono aggiungere valore alla salute organizzativa (capacità dell’organizzazione di allineare, eseguire e rinnovarsi più velocemente rispetto ai concorrenti affinché possa mantenere prestazioni eccezionali nel tempo). I dipendenti con sindrome di Down sono un argomento particolarmente interessante della ricerca, in quanto portano ulteriori vantaggi. Le persone con sindrome di Down coinvolte in tali iniziative hanno una migliore qualità della vita e le opportunità di sviluppo, mentre le aziende che li impiegano spesso riportano significativi miglioramenti nella loro salute organizzativa. Le persone con sindrome di Down generalmente hanno un impatto positivo su una serie di dimensioni organizzative di salute, quali la leadership, l’orientamento esterno (un impatto positivo sulla soddisfazione del cliente), la cultura e il clima, la motivazione e il coordinamento e il controllo. Questo impatto è stato misurato in indagini qualitative e quantitative delle organizzazioni leader che hanno scelto di assumere persone con sindrome di Down. L’impatto positivo delle persone con sindrome di Down si  riflette anche sulle prestazioni aziendali, in quanto è noto che esiste una relazione diretta e mappata tra una maggiore salute organizzativa e una performance aziendale».

La speranza è che questa Buona Notizia raggiunga tanti genitori che sono incerti o meno se abortire il bimbo con trisomia 21 che è stato affidato loro e anche tanti imprenditori di buona volontà e coraggiosi, che abbiano voglia di “rischiare” di vedere la loro impresa migliorare con l’inserimento di una persona Down.

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Redazione


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