25/01/2018

La Buona Notizia #843 – Giselle ha vinto sulla Ru486

La Buona Notizia di oggi ci porta la testimonianza di un altro successo della Abortion Pill Reversal, presente dal 2007, quando due medici, George Delgado e Matthew Harrison, hanno iniziato a implementare il trattamento indipendentemente l’uno dall’altro. Un antidoto a base di somministrazione di progesterone che può essere messo in atto quando la donna che aveva deciso di abortire con la Ru486 cambia idea tra la prima e la seconda pillola.

Scrivevamo un paio di mesi fa: «Indagini scientifiche sul trattamento di “inversione” sono tuttora in corso, ma ciò che finora è emerso è che esso è efficace e sicuro sia per la madre che per il bambino. Il Dott. Delgado ha recentemente dichiarato alla NBC che al momento sta lavorando a un nuovo documento di ricerca che spera venga presto pubblicato, specificato che il trattamento ha un tasso di sopravvivenza per i bambini non nati del 60-70 per cento[1]L’“Abortion Pill Reversal” di San Diego (California) si avvale di un sito internet (https://abortionpillreversal.com/) in cui è possibile trovare tutte le informazioni, e di un numero verde di emergenza (1-877-558-0333) attivo tutti i giorni 24 ore al giorno a cui le donne si possono rivolgere prima che per il loro bambino sia troppo tardi. “Oggi riceviamo dalle 100 alle 150 chiamate al mese”, ha detto Delgado. L’Abortion Pill Reversal vanta attualmente una rete di oltre 350 medici negli USA e nel mondo che sono stati formati per la somministrazione del trattamento alle donne».

Ma torniamo alla Buona Notizia di oggi, che si chiama Giselle ed è la quarta figlia di Samantha.

Nata nel dicembre del 2017, la piccola è sopravvissuta a tre tentativi di aborto da parte della madre, l’ultimo dei quali appunto con Ru486. Ad oggi, lei e la mamma stanno benissimo e anche i fratellini sono entusiasti del nuovo membro della loro famiglia.

La vita di questa bambina deve molto al supporto – pratico, emotivo e psicologico – che mamma Sam ha ricevuto dal centro “Abundant Hope”. Afferma oggi la donna: «Mi hanno dato la forza per non passare attraverso quell’aborto, quella cosa terrificante che avrebbe influenzato il resto della mia vita. Era solo una lotta continua con cosa fare nel mio cuore e nella mia testa. “Abundant Hope” ha cambiato la mia vita essendo un buon sistema di supporto. Quando non ho nessun altro a cui rivolgersi, faccio una chiamata, anche se ho solo bisogno di parlare con loro».

Poche frasi, queste, ma molto significative rispetto all’importanza che vi sia una buona scienza, a servizio della vita, e rispetto al ruolo fondamentale giocato dalle realtà pro-life nell’accompagnare una donna attraverso la gravidanza e la maternità: per salvare una vita alle volte bastano un semplice dialogo o un abbraccio... la futura mamma sa di avere in grembo suo figlio!

Giselle è quindi la nostra Buona Notizia di oggi, e con lei tutti i bambini scampati all’aborto chimico.

Redazione

Fonte: LifeNews


Segnalate alla nostra Redazione (qui i contatti) la vostra Buona Notizia! Può essere un articolo ripreso dal web o una vostra testimonianza... la condivideremo con tutti i Lettori!


FIRMA ANCHE TU

Per la salute delle donne:

per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.