12/09/2018

La Russia punta sugli uomini: servono padri

Non è cosa sconosciuta: oggi gli uomini vivono un momento di difficoltà, per l’intersecarsi di vari fattori socio-culturali. Di conseguenza, a risentirne è anche il ruolo paterno, con lo svilupparsi di due differenze tendenze: da un lato vi sono uomini che rinunciano all’essere padri, delegando in toto la crescita e l’educazione dei figli alla madre; dall’altra vi sono padri che interpretano il loro ruolo riproponendo il codice materno, ossia facendo i “mammi”. Inutile dire che entrambe le tendenze sono errate, e le conseguenze dell’assenza di padri sulla vita di bambini e ragazzi risultano sempre più evidenti: difficoltà a rispettare le regole e l’autorità, scarso slancio verso il futuro e intraprendenza, problemi di autostima e di mascolinità, difficoltà relazionali e fatica nel dar vita a una famiglia.

Di fronte a tutto questo, la Russia ha recentemente deciso di invertire rotta e di puntare sui padri, offrendo “lezioni di paternità”. L’obiettivo è quello di far sì che nella società vi siano padri attivi, presenti, in grado di portare il loro apporto unico e insostituibile a famiglia e figli, assumendo in pieno il proprio ruolo.

Riportava un importante quotidiano russo ad inizio giugno: «Ovviamente, questo tipo di “lezioni di paternità” che Mosca offre in varie istituzioni è insegnato idealmente all’interno della famiglia, di generazione in generazione. Questi sono i tipi di conversazioni che dovrebbero essere fatte tra i padri e i loro figli adulti. Ma a causa di crisi storiche in Russia, questo non è accaduto per molti giovani uomini, quindi molti di loro stanno iniziando nuove famiglie senza aver ricevuto il necessario addestramento preliminare. Ecco perché queste “scuole per papà” sono così utili. Non sono destinati a sostituire l’insegnamento intergenerazionale che avviene naturalmente all’interno di famiglie sane. Piuttosto, sono semplicemente lì per integrare, per aiutare coloro che non hanno già ricevuto tale formazione».

E un dato interessante è che sono i padri, per primi, a richiedere questo supporto nella formazione: ci tengono ad essere presenti e ad esserci al meglio. Per il futuro della loro famiglia, ma anche per il futuro dell’intera società russa.

«Sento una sorta di responsabilità», ha ammesso uno degli uomini della “scuola per papà”, «devo essere sempre pronto a sostenere mia moglie».

Redazione

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